Leo è un gatto rosso che fin dalla nascita ha una caratteristica speciale. È nato, infatti, di dimensioni più piccole rispetto al normale e una conformazione tondeggiante. A trovarlo nel cortile di casa, abbandonato dalla mamma, è stata una donna della Virginia (USA) che subito si è resa conto delle anomalie del felino.
Così, dopo un primo controllo, ha chiesto aiuto a un’esperta di gatti lasciati dalla madre prima del tempo. Penny Richards – come riferisce LaZampa.it – ha raccontato che Leo mostrava evidenti problemi alimentari: “sembrava non avere alcun interesse per il cibo, indipendentemente dal tempo tra i pasti”, riporta il sito.
Senza mamma gatta e con questa difficoltà, la vita di Leo stava prendendo una pessima piega e rischiava grosso. La Richards ha optato dunque per alimentare il gattino goccia a goccia usando una siringa in modo da garantirgli l’apporto di nutrienti necessari alla sopravvivenza. Giorno dopo giorno, cura e attenzioni hanno iniziato a portare i loro frutti.
Il gattino ha cominciato ad avvertire lo stimolo della fame e a rimettersi in forze anche interagendo via via di più con il mondo esterno. Eppure qualcosa ancora sembrava non essere a fuoco; in particolare Leo si muoveva con una certa fatica e a zampe incrociate. Proprio questo dettaglio ha portato a capire la causa a monte dei problemi di Leo: l’ipotiroidismo.
Questa condizione – si legge ancora su LaZampa.it – “inibisce lo sviluppo cognitivo così come lo sviluppo fisico […] gli sta causato ritardi nello sviluppo, arti corti e un corpo rotondo, oltre a una testa larga e un muso schiacciato”. Ora Leo assume dei farmaci specifici per l’ipotiroidismo in modo da sopperire al malfunzionamento della tiroide.
Il micio sta bene e la sua vita continua come quella di un felino qualunque anche se, nonostante la crescita, le sue dimensioni rimarranno per sempre quelle di cucciolo.