Libri celebri scritti durante una prigionia in carcere

Tanti sono gli autori che hanno scritto dei libri in carcere, oggi divenuti dei veri e propri capolavori

Pubblicato:

Nel nostro Paese, uno dei più noti libri scritti all’interno di un carcere è Le mie prigioni di Silvio Pellico. Il romanzo è stato redatto intorno al 1800 e narra, in forma autobiografica, le vicende vissute durante i lunghi anni di prigionia vissuti dallo stesso scrittore. Pellico infatti fu rinchiuso in carcere per diversi anni a causa della sua partecipazione illecita ai moti carbonari dell’epoca. Le mie prigioni è solamente il più famoso dei tanti manoscritti che l’autore ebbe il tempo di redigere durante il periodo di reclusione. Il libro venne pubblicato solamente oltre trent’anni dopo, nel 1832, quando l’autore venne ufficialmente dichiarato uomo libero e poté finalmente fare ritorno a casa. Il romanzo fu sin da subito accolto favorevolmente dal grande pubblico che lo incoronò nel giro di brevissimo tempo come il libro italiano più conosciuto ed apprezzato all’interno del panorama europeo ottocentesco. Nel corso del 1840, circa dieci anni dopo la pubblicazione del libro, Silvio Pellico aggiunse al manoscritto originale alcuni capitoli che narravano le vicende vissute durante i mesi successivi alla data di scarcerazione.

Un altro noto ed apprezzato autore che dietro le sbarre scrisse uno dei suoi maggiori capolavori fu il giovane Oscar Wilde. Lo scrittore irlandese durante gli anni di prigionia lavorò al romanzo intitolato appunto La ballata del carcere di Reading. Wilde venne ammanettato nel corso del 1895 a causa della sua presunta omosessualità al tempo considerata inammissibile e fu costretto a scontare ben due anni di prigionia durante i quali venne obbligato a svolgere anche i lavori forzati. Durante tale arco temporale Wilde scrisse anche una lunga lettera colma d’amore che spedì al suo amato e che oggi è stata resa pubblica e leggibile da chiunque si reputi essere interessato a questo genere di scritti. Oscar venne rilasciato in seguito al pagamento di una salata cauzione la cui spesa di oltre duemila sterline venne sostenuta dagli amici e dai parenti del celebre scrittore. Il filone narrativo del romanzo scritto da Wilde durante i due anni di prigionia è interamente incentrato sulla tematica della pena di morte e sulla routine che un carcerato è costretto a vivere quotidianamente in attesa che il fatidico giorno giunga.

Miguel de Cervantes fu un poeta spagnolo, noto ai più per essere l’autore del celebre Don Chisciotte della Mancia. Egli in seguito alla pubblicazione del libro, ammise ufficialmente di aver redatto i primi capitoli del testo mentre scontava la sua pena in prigione. Miguel de Cervantes finì in cella dopo essere stato selvaggiamente catturato da alcuni pirati locali che lo rinchiusero in una segreta per ben cinque lunghi anni. Il romanziere riuscì a liberarsi solamente nel corso del 1580, quando venne finalmente pagato un generoso riscatto. Durante gli anni di prigionia scrisse anche numerose novelle all’interno delle quali il poeta racconta le vicende di un prigioniero di origini italiane che passava le sue giornate ad omaggiare la bellezza della sua amata sposa. La sua più celebre opera però, inizialmente conosciuta con il nome di L’ingegnoso Hidalgo Don Chisciotte della Mancia, è stata anch’essa redatta dietro le sbarre. Il romanzo, secondo gli intenti dell’autore, non sarebbe dovuto essere più lungo di un paio di capitoli, ma la prigionia lo annoiava e scrivere divenne per l’autore il suo passatempo preferito. Il romanzo venne pubblicato solamente nel corso del 1605, ma è ancora oggi conosciuto per essere uno dei maggiori e celebri romanzi dell’epoca.

Impossibile non citare poi il celebre politico sudafricano Nelson Mandela e il suo romanzo Lungo cammino verso la libertà, scritto anch’esso dietro le sbarre di un carcere. Il romanzo è totalmente autobiografico e narra le vicende che maggiormente hanno segnato la vita del presidente. Una buona parte dei capitoli del libro furono scritti quando, a soli ventisette anni, Mandela si ritrovò in carcere con l’accusa di essere un pericoloso terrorista. La scarcerazione di Nelson Mandela si ebbe solamente nel 1990, anno che ancora oggi viene ricordato come uno dei più significativi dell’intera storia contemporanea. Mandela, venuto a mancare solo pochi anni fa, è celebre per essere riuscito a sconfiggere in prima persona la supremazia della razza bianca su quella nera. La lunga marcia verso la libertà è il suo romanzo più famoso e fu scritto mentre l’autore veniva costretto a svolgere i lavori forzati in una delle tante carceri presenti nello stato del Sudafrica. Mandela venne messo dietro le sbarre nel 1964 e passò diversi mesi in totale isolamento. L’esperienza è raccontata nel libro dove, entrando nei minimi dettagli, descrive le condizioni disumane con le quali venivano trattate le persone di colore all’interno delle carceri.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti