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‘Maledizione’ nel 2024 se togli l’albero di Natale in questa data

Quando andrebbero tolte le decorazioni natalizie dalle case? C’è una tradizione anche per questo.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Il periodo delle feste sta per concludersi, mancano ormai due giorni all’arrivo del 6 Gennaio, con l’ultima festività, quella della Befana che come da tradizione porta con sè, la fine del lungo periodo di Natale. E se appena un mese fa, iniziavamo ad addobbare le nostre case, ora è tempo di rimettere al loro posto quegli addobbi che per 4 settimane ci hanno dato calore ed allegria.

Forse in pochi sanno che esattamente come per Natale e Capodanno, anche il momento in cui si tolgono le decorazioni avrebbe una ‘liturgia’ profana che per molti, altro non è che una forma di superstizione. La tradizione, infatti, vorrebbe che gli addobbi vengano tolti dalle case in una data precisa tanto che porterebbe sfortuna farlo nel giorno sbagliato. E, si sa, meglio evitare di compromettere un intero anno proprio nei suoi primissimi giorni per un semplice errore, certamente compiuto in buona fede.

Quando rimettere gli addobbi negli scatoloni

Le scuole di pensiero a proposito del giorno esatto discutono su due date per evitare che la ‘maledizione’ post natalizia colpisca. Secondo una certa tradizione, infatti, l’albero andrebbe smontato il  5 gennaio, ovvero esattamente nella dodicesima notte dopo quella del Natale. Altri, invece, parlano del 6 gennaio, l’Epifania, calcolando dodici notti dal Natale partendo dalla successiva, quindi quella tra il 25 e il 26 dicembre.

Tutto dipende, dunque, dal modo in cui si conteggiano le notti fino alla festa cristiana che celebra i Re Magi, arrivati alla grotta di Betlemme per portare i propri doni al Bambino Gesù. L’Epifania, non a caso, è nota come il giorno che ‘tutte le feste si porta via’, dal momento che conclude le festività. In generale, quindi, le decorazioni domestiche andrebbero levate tra il 5 e il 6 gennaio, in quanto toglierle prima o dopo porterebbe sfortuna nell’anno che inizia.

Solstizio d’inverno e luci magiche

Cercando nelle cronache dei secoli passati, sappiamo che il popolo dei Celti, aveva l’abitudine, con il solstizio d’inverno, di portare in casa vischio o agrifoglio e tenere accese lucine alle finestre. Il solstizio d’inverno, cioè il giorno più breve dell’intero anno, un tempo era considerato una sorta di morte e rinascita, proprio per la sua brevità.

Il vischio per i druidi celtici aveva dei poteri magici, anzi era la pianta magica per eccellenza e l’agrifoglio, invece era il simbolo di forza e vitalità: per gli antichi, in queste due piante trovavano dimora gli spiriti che in occasione del solstizio attraversavano la soglia del mondo dell’aldilà e bisognava offrire loro calore e protezione dal freddo. Da qui la tradizione di lasciare accesa una luce alla finestra per illuminare la buia notte dell’inverno e guidare questi spiriti ancestrali verso il tepore della casa per assicurarsi la loro benevolenza per il resto dell’anno.

Dopo averli accolti, però, bisognava rimandarli nel loro mondo, affinché il ciclo delle stagioni avesse il suo corso e fare in modo che ripartissero e, per questo, le luci andavano spente e vischio e agrifoglio messi fuori dalla porta. Se fossero rimasti in casa, infatti, gli spiriti non avrebbero più potuto attraversare la finestra tra i due mondi, i raccolti ne avrebbero risentito e la casa avrebbe sofferto la carestia.

Quando spegnere le lucine

 

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