Alcuni enigmatici segnali radio provenienti dallo spazio hanno affascinato gli scienziati per oltre tre decenni, sollevando domande sulla loro origine e scopo. Inizialmente, si pensava che queste onde di 21 minuti potessero essere il frutto di una stella morente, ma adesso la possibilità di un contatto alieno sembra emergere come una teoria intrigante.
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- Gli strani segnali radio che riceviamo da circa 35 anni
- Segnali radio: gli alieni stanno cercando di contattarci?
- Arrivano nuovi segnali radio
Gli strani segnali radio che riceviamo da circa 35 anni
Da più di 35 anni, gli scienziati hanno rilevato una serie continua di segnali radio provenienti dal cosmo, indirizzati verso la Terra. Tuttavia, l’origine esatta di queste misteriose onde radio rimane sconosciuta, e gli esperti si trovano di fronte a un enigma scientifico di proporzioni cosmiche.
Le onde radio sono state esaminate in dettaglio, escludendo tutte le possibili spiegazioni legate a fenomeni naturali noti. La loro forma e il loro comportamento sembrano assomigliare alle pulsar, stelle di neutroni in rapida rotazione che emettono segnali simili a lampi di luce. Ma qui sta l’incongruenza: mentre le pulsar emettono segnali brevi e luminosi, questi strani segnali spaziali si presentano in sequenze di 21 minuti, una caratteristica senza precedenti sulla Terra.
La teoria principale suggerisce che la sorgente di questi segnali sia una stella o un oggetto celeste in rapida rotazione, un fenomeno noto come GPMJ1839-10. Tuttavia, la velocità richiesta per produrre onde così forti e persistenti sfida le conoscenze attuali sulla natura delle stelle note, come le nane bianche o le magnetar.
Segnali radio: gli alieni stanno cercando di contattarci?
Questo mistero cosmico ha spinto alcuni scienziati a ipotizzare la possibilità che sia una forma di vita aliena a inviare intenzionalmente questi segnali radio. Mentre questa teoria potrebbe sembrare fantascientifica, gli esperti non escludono completamente questa possibilità.
In ogni caso, gli sforzi per decifrare l’origine di questi segnali non si sono fermati. La professoressa di fisica Victoria M. Kaspi, dell’Università di McGill in Canada, sostiene che bisogna continuare a investigare e osservare attentamente questi fenomeni per ottenere ulteriori informazioni sulla loro natura.
La caccia agli enigmatici segnali spaziali è ancora aperta, e solo il tempo e ulteriori ricerche ci diranno cosa si cela dietro a questa affascinante serie di onde radio. Sia che si tratti di un fenomeno naturale sconosciuto o di una prova di vita extraterrestre, l’universo continua a offrire segreti che attendono di essere svelati dagli occhi curiosi degli scienziati.
Arrivano nuovi segnali radio
Nuovi segnali radio provenienti dallo spazio ci riportano alla mente una delle domande che da sempre l’essere umano si pone: esistono forme di vita extraterrestre?
La domanda, dopo tanti anni di ricerche e sperimentazioni, potrebbe finalmente ricevere una risposta affermativa. Nel centro sperimentale Allen Telescope Array e nell’Osservatorio Boquete Optical Seti, situati rispettivamente nel nord della California e a Panama, sono stati captati segnali radio sconosciuti provenienti da una stella simile al nostro Sole per caratteristiche.
Provenienti dalla costellazione Hercules, questi segnali radio arrivano dalla stella conosciuta nel mondo scientifico e astronomico come HD 164595 anche se, stando a quanto afferma lo scienziato Paul Gilster, tali frequenze sarebbero già state registrate lo scorso 15 maggio dal Ratan 600, un radiotelescopio di Zelenchukskaya in Unione Sovietica. L’analisi di questi segnali radio dallo spazio ha messo in fermento l’ambiente scientifico internazionale, dato che la complessità delle onde registrate ha evidenziato come questi potrebbero provenire da alieni in contatto col nostro pianeta.
Stando a quanto affermato da diversi scienziati e astronomi che hanno avuto modo di analizzarli, questi nuovi segnali radio hanno tutte le carte in regola per essere catalogati sul livello due della scala Kardashev. Questa unità di misura viene utilizzata per valutare il grado di evoluzione di eventuali civiltà aliene in base alle quantità di energia a cui si ricorre per diffondere segnali radio e onde elettromagnetiche. Dunque la scoperta di questi nuovi segnali radio provenienti dallo spazio ha del clamoroso, considerando che il massimo grado sulla scala Kardashev mai registrato era fermo da anni sul valore 1.
Se una civiltà di livello Kardahsev 1 è in grado di assorbire parte dell’energia dalla stella più vicina per soddisfare il proprio fabbisogno energetico, una civiltà di livello 2 è invece in grado di utilizzare tutta l’energia emanata dall’astro più vicino. Esiste anche un livello 3, al momento non ancora captato; il nostro pianeta non rientra nei parametri della scala Kardashev.
La comunità scientifica internazionale ha anche sollevato proteste per il riservo mantenuto dalla Russia sulla scoperta dei segnali radio, che saranno il piatto forte del dibattito del prossimo Congresso Astronautico Internazionale in programma il mese prossimo in Messico.