Ecco perché le persone intelligenti spesso fanno scelte sbagliate

Una ricerca ha dimostrato che chi possiede un IQ alto non sia obbligatoriamente in grado di fare le scelte giuste: ecco perché

27 Luglio 2017

Da sempre si è abituati a pensare che chi possiede un quoziente intellettivo elevato sia più propenso a prendere decisioni sagge e ben ponderate nella propria vita. La scienza ha dimostrato il contrario: uno studio presentato recentemente ha mostrato come un elevato IQ possa essere la chiave per raggiungere un successo accademico e professionale, ma non ci sia alcun legame diretto con la capacità di fare scelte giuste e consone alla propria situazione.

C’è un legame tra il pensiero critico e il quoziente intellettivo?

Molte volte infatti, anche le persone più intelligenti, si sono trovate in difficoltà nel prendere decisioni riguardanti la propria vita privata e quotidiana, finendo per fare scelte che si sono rivelate in un secondo momento del tutto sbagliate e poco consone. La ricerca della rivista Thinking Skills and Creativity ha ribadito infatti che un IQ elevato non equivalga necessariamente ad avere un buona capacità di pensiero critico. Secondo la ricerca, effettuata su un campione di ben 244 partecipanti, le persone con il quoziente intellettivo maggiore si sono dimostrate ben poco propense alla risoluzione di alcuni quesiti legati a scenari di vita quotidiana. Il campione di persone, composto sia da studenti che da persone adulte, ha dimostrato attraverso le risposte date durante la ricerca che sia possibile possedere un quoziente intellettivo normale ed essere più predisposti a risolvere certi quesiti e situazioni relativi alla quotidianità.

Molto spesso infatti è successo che geni e grandi talenti del passato e della modernità, molto capaci in determinati settori di studio e in particolari professioni, fossero capaci di raggiungere enormi successi accademici e lavorativi e allo stesso tempo di non saper gestire gran parte dei dettagli della quotidianità. Il quoziente intellettivo alto infatti non va di pari passo con il buon senso e la capacità di distinguere l’azione giusta da intraprendere in un determinato momento: spesso sono proprio i cosiddetti migliori a peccare in azioni, a detta di molti, semplici e intuitive. Questa ricerca pertanto ha dimostrato un assunto molto importante per la società contemporanea: la capacità di avere un pensiero critico non è in alcun modo legata al quoziente intellettivo della persona.

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