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Perchè i napoletani sono chiamati partenopei?

Scopriamo insieme l'origine del termine "partenopei" per indicare gli abitanti di Napoli, che affonda le radici nella storia millenaria della città

Pubblicato:

Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

L’uso del termine “partenopei” per riferirsi agli abitanti di Napoli è radicato nella storia millenaria della città capoluogo della Campania. Ma vi siete mai chiesti da dove viene? E da cosa deriva?

L’etimologia del termine è molto antica e risale al latino “parthenopeius“, a sua volta derivante dal greco “Παρϑενόπη“, “partenope“, che significa “vergine“.

Inoltre, il termine non viene utilizzato solo per indicare il popolo napoletano, ma anche per enfatizzare certi aspetti della tradizione e della cultura della città, così come per definire specifiche zone geografiche come il Golfo di Napoli.

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In questo articolo, andremo ad esplorare le origini del termine “partenopei” e il suo significato nella cultura napoletana. Scopriremo come questo termine abbia resistito al passare dei secoli, diventando un vero e proprio simbolo della città e della sua ricca tradizione culturale.

Qual è la leggenda di Partenope?

La leggenda della sirena Partenope è antichissima ed è legata alla mitologia greca. Secondo il racconto classico, Partenope era una delle tre sirene che abitavano un’isola rocciosa chiamata Anthemoessa, situata di fronte alle coste della Campania, nel mezzo dell’attuale Golfo napoletano. Le sirene erano famose per il loro canto, che attirava i marinai verso di loro e li incantava, fino a farli naufragare sulle rocce dell’isola.

La leggenda racconta che, un giorno, il celebre eroe greco Ulisse, durante il suo viaggio di ritorno dalla guerra di Troia, attraversò il territorio delle sirene. Sapendo del pericolo che esse rappresentavano, Ulisse fece in modo di far ostruire le orecchie dei suoi marinai con della cera, così che non potessero sentire il canto delle sirene. Solo Ulisse, che volle ascoltare il melodioso canto, si fece legare all’albero maestro della sua nave, in modo da non cadere vittima del loro incantesimo.

Si narra che Partenope, che aveva il compito di far da guida ai marinai che navigavano lungo il tratto di mare, si innamorò di Ulisse al punto da preferire la morte al suo rifiuto. Secondo la leggenda, Partenope si gettò nelle acque del golfo e si tramutò in una delle tre isole che formano il golfo di Napoli, diventando la più grande e la più importante.

Da allora, il nome Partenope è stato associato alla città di Napoli e ai suoi abitanti, che sono stati chiamati “partenopei“.

Cosa rappresenta la sirena Partenope?

La figura della sirena Partenope, oltre ad essere una figura mitologica, è diventata un simbolo della città di Napoli. Infatti, la sirena Partenope rappresenta la bellezza e la forza della natura, ma anche la sua imprevedibilità e il suo potere distruttivo.

Questo simbolismo si riflette nella città di Napoli, con la sua bellezza straordinaria, ma anche con i suoi problemi e le sue difficoltà, dovute in parte alla sua posizione geografica, tra il Vesuvio e il mare e con i Campi Flegrei dall’altra parte.

Inoltre, la figura della sirena Partenope rappresenta anche la forza e la determinazione di una donna indipendente, che non si piega alle convenzioni sociali e alla volontà degli uomini. Questo aspetto del simbolismo della sirena si riflette nella storia e nella cultura di Napoli, che hanno sempre dato grande importanza al ruolo delle donne nella società e nella vita pubblica.

Come si chiamava Napoli in passato?

In passato, Napoli era conosciuta con altri nomi, a seconda dell’epoca storica e del popolo che la governava. In epoca greca, il nome della città era Partenope, proprio come la sirena che la leggenda vuole si sia gettata nelle acque del golfo diventandone il simbolo.

Successivamente, i Romani la ribattezzarono Neapolis, termine che deriva dal greco Νεάπολις, che significa “nuova città“.

Durante il periodo bizantino, Napoli fu ribattezzata Neápolis, mantenendo lo stesso significato della denominazione latina. In epoca longobarda, invece, la città prese ifine il nome di Napoli, termine che sarebbe derivato dal latino “neapolim”.

Con l’avvento degli Angioini, Napoli acquisì un grande sviluppo e divenne infine la città metropolitana di importanza incredibile nella storia del nostro Paese.

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