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Questa è la 'pianta dei suicidi', la più pericolosa al mondo: accade appena la tocchi

La natura ha i suoi segreti oscuri: scopri la pianta che induce al suicidio con un solo tocco. È la più pericolosa al mondo.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

La natura, con la sua bellezza disarmante, cela talvolta insidie terribili. Una di esse è sicuramente un vegetale battezzato “gympie-gympie”, noto anche come la “pianta dei suicidi” o albero pungente. Esso è un esempio vivente di quanto un aspetto innocuo possa nascondere un pericolo mortale. Le sue foglie soffici e dall’aspetto peloso come quello di un morbido peluche, a prima vista sono addirittura invitanti. Ma nascondono un’arma segreta: una tossina devastante capace di causare un dolore così intenso da spingere alcune persone al suicidio, per la quale non esiste alcun antidoto. Non ci resta che andare a scoprire insieme il misterioso mondo di questa pianta, le sue origini e le strane eccezioni nella sua catena alimentare.

Gympie-Gympie o “pianta dei suicidi”: perché si chiama così

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il gympie-gympie, scientificamente conosciuto come Dendrocnide moroides, è una delle piante più pericolose al mondo. Basta un leggero contatto con le sue foglie per sperimentare un dolore così insopportabile che chi lo ha provato lo ha paragonato all’essere bruciati dall’acido bollente e, contemporaneamente, sottoposti a un elettroshock.

Peggio ancora, questo tormento può protrarsi per mesi, persino anni, prima di attenuarsi. È per questo che molti di coloro che si sono punti casualmente con essa hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze, facendo così guadagnare al vegetale il sinistro soprannome di ‘pianta dei suicidi‘.

Dove possiamo trovare la pianta dei suicidi?

Originaria della zona australiana di Gympie, dalla quale prende il nome, questa pianta appartiene alla famiglia delle Urticaceae, lo stesso della comune ortica. Si presenta sotto forma di arbusti che possono crescere fino a tre metri di altezza, caratterizzati da foglie verde intenso a forma di cuore, dalle dimensioni variabili da pochi millimetri fino a 50 centimetri. Tuttavia, la sua pericolosità non risiede solo nelle foglie, ma soprattutto nei peli urticanti che ricoprono steli e frutti, rilasciando una neurotossina che penetra facilmente nella pelle.

Il contatto con il gympie-gympie non è solo doloroso sul momento. Subito dopo il contatto, in pochi minuti, i linfonodi sotto le ascelle si gonfiano e pulsano, causando un dolore che viene descritto come quello di sentirsi schiacciati tra due blocchi di legno.

Potenzialità del gympie gympie: perché potrebbe essere utile

Tuttavia, esistono alcuni strani fenomeni in natura: diverse creature sembrano essere immuni al veleno del gympie-gympie. Sanguisughe, scarafaggi e piccoli marsupiali come i pademelon riescono a mangiarne le foglie senza subire danni né reazioni allergiche. Questo mistero, speriamo, potrebbe essere la chiave per trovare non solo un antidoto al veleno della pianta, ma anche una migliore comprensione della sua biologia e dei suoi effetti.

Nonostante la sua pericolosità, il gympie-gympie potrebbe trovare alcuni utilizzi nell’industria, se adeguatamente trattato e manipolato con estrema cautela. Se isolati e dosati correttamente, alcuni composti presenti nel gympie-gympie potrebbero essere utilizzati per la produzione di farmaci analgesici o per il trattamento del dolore cronico. Inoltre, in quantità estremamente ridotte e accuratamente diluite, gli estratti della pianta potrebbero trovare applicazioni nella cosmetica per scopi curativi o come ingredienti attivi in creme antinfiammatorie

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