Sistemare l'orto, ecco le piante che "bevono" di meno

L'orto casalingo viene coltivato da un italiano su tre: vediamo quali piante sono più semplici e meno "pretenziose"

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Con la bella stagione torna anche la voglia di fare giardinaggio e magari di dedicarsi ad un piccolo orto casalingo, come fanno ormai un italiano su tre: troppa la voglia di mangiare cose buone, a km 0 e prive di pesticidi e sostanze inquinanti.

Ecco quindi che può far comodo sapere quali sono le piante migliori da tenere e come curarle: la scelta partirà ovviamente dai gusti personali e dagli ortaggi che si usano maggiormente in cucina, ma vale la pena sapere anche quali sono i più facili da portare avanti in termini di coltivazione.

Relativamente semplici da curare sono tutte le erbe aromatiche, come timo, rosmarino e salvia: insieme alla lavanda sono piante che non hanno bisogno di grandi cure e nemmeno di abbondanti annaffiature. Stessa cosa per aglio e patate, note proprio per resistere anche alla siccità e per accontentarsi delle piogge stagionali.

Ci sono infatti coltivazioni che, se annaffiate troppo, tendono ad ammuffire: fra queste ceci, lenticchie ed anche pomodori. Soprattutto in primavera, quando ci sono ancora piogge frequenti, occorre controllare lo stato delle radici e l’umidità del terreno: in genere queste piante si accontentano di una annaffiatura settimanale, ma se la terra dovesse risultare troppo bagnata, si può anche prolungare gli intervalli.

Sono piante semplici da mantenere e che regalano grandi soddisfazioni anche le insalate: non hanno bisogno di grandi spazi, possono essere coltivate anche in vaso, ma al contrario degli ortaggi e delle erbe nominate prima, hanno bisogno di irrigazione costante.

Controllare l’umidità della terra prima di annaffiare è una regola sempre valida, per piante, fiori e ortaggi: così come è anche importante che durante l’estate l’operazione venga svolta di sera, per evitare che l’acqua evapori, e che si cerchi di evitare di bagnare le foglie, così da non rischiare che vengano poi bruciate dai raggi solari.

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