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Allerta tempesta solare per il 14 Giugno: enorme buco coronale comparso sul Sole punta la Terra. Cosa accadrà

Buco coronale sul Sole potrebbe causare una tempesta solare: previsto per questo sabato l'impatto con la magnetosfera terrestre.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Una nuova tempesta solare potrebbe colpire la Terra il prossimo sabato, il 14 giugno. Secondo le previsioni delle agenzie spaziali, il fenomeno è in avvicinamento e punta sul nostro pianeta. A causarla potrebbe essere un enorme buco coronale apertosi nell’atmosfera del Sole, che ha preso a proiettare un flusso di vento solare ad alta velocità direttamente verso il nostro pianeta. Un evento che potrebbe avere effetti non trascurabili su tecnologie, comunicazioni e persino sul comportamento animale. Ma cosa succederà di preciso? Proviamo a capirci qualcosa di più.

Cosa sta succedendo sul Sole: il buco coronale e la minaccia della tempesta solare

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. L’allarme su questa nuova tempesta solare è partito dal Solar Dynamics Observatory della NASA, che ha osservato l’apertura di un gigantesco buco coronale nella parte inferiore sinistra del Sole.

Agli strumenti degli osservatori, infatti, queste regioni appaiono scure alle immagini ultraviolette e ai raggi X. Il motivo sta nel fatto che il plasma al loro interno è meno denso e più freddo rispetto alle aree circostanti. In poche parole, si tratta di punti nei quali il campo magnetico del Sole si apre e permette al vento solare di fuoriuscire in maniera poderosa e continua.

Ruotando insieme alla superficie del Sole, il buco in questione si è progressivamente allineato verso la Terra, direzionando verso il nostro pianeta un flusso diretto di particelle cariche. Questo è stato ulteriormente potenziato da una cosiddetta CIR (Co-rotating Interaction Region), ovvero una zona di turbolenza spaziale nella quale si incontrano venti solari lenti e veloci.

Cosa aspettarsi il 14 giugno: gli effetti possibili sulla Terra

Secondo il NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), la tempesta solare attesa per il 14 giugno è classificata come G2, ovvero di intensità moderata. Non si tratta di un evento catastrofico, ma le conseguenze potrebbero essere comunque rilevanti.

Le tempeste di classe G2, infatti, possono provocare disturbi alle comunicazioni radio in alta frequenza, alterare le traiettorie dei satelliti e creare interferenze nei sistemi GPS.

In caso di un prolungamento della stessa tempesta, è possibile che si verifichino danni a trasformatori e reti elettriche, come già accaduto in altri eventi simili registrati in passato.

I piccoli satelliti in orbita bassa potrebbero essere messi a rischio di deorbitazione a causa dell’aumento della densità atmosferica. Inoltre, alcuni animali che si orientano con il campo magnetico terrestre – come uccelli migratori e balene – potrebbero mostrare comportamenti anomali.

Nonostante l’allerta, non ci sono motivi per allarmarsi. Gli scienziati monitorano costantemente l’attività solare e, in caso di sua intensificazione, possono aggiornare in tempo reale le previsioni. È bene sapere che eventi più gravi, come le tempeste G4 o G5, sono molto più rari e potenzialmente dannosi per le infrastrutture globali.

Aurore boreali e luci nei cieli: potrebbero tornare anche in Italia

Tra gli effetti più affascinanti di una tempesta geomagnetica c’è la possibilità di osservare le aurore boreali anche in quelle zone dove solitamente non si manifestano. Durante le tempeste solari classificate come G2, le aurore possono infatti essere visibili a latitudini inferiori rispetto al normale.

Al momento, secondo gli esperti, non è previsto che il fenomeno possa raggiungere l’Italia, ma tutto dipenderà dall’intensità reale del flusso solare e dalla risposta della magnetosfera terrestre.

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