Quadrifogli, ferri di cavallo, coccinelle rosse, cornetti, scarabei, amuleti vari e chi più ne ha più ne metta. Sono tutti simboli che la tradizione nel corso dei secoli e alle più diverse latitudini ha voluto associati alla fortuna, amuleti che spesso cerchiamo di tenere vicini a noi nella convinzione che possano regalarci qualche buon influsso. Così, succede che ripetiamo lo stesso rito (grande o piccolo che sia) perché ci porterebbe bene ogni volta che lo facciamo. Eppure, il concetto di ‘fortunato’ o ‘sfortunato’ non è altro che un alibi tutto umano a cui affidare la responsabilità di certi accadimenti che nella realtà dei fatti dipendono solo da noi.
Parlare, infatti, di fortuna o di sfortuna in relazione a tutto ciò che ci accade nella vita è solo dare un nome a una serie di variabili che sono legate alle nostre scelte. Un’illusione, quindi, ma proprio per questa ragione diventa un’opportunità preziosissima in più che abbiamo nelle mani per orientare al meglio la nostra quotidianità. Pensare, infatti, che siamo noi a influenzare l’andamento delle cose cambia nettamente la prospettiva e ci rende veri protagonisti.
Così, è possibile diventare più ‘fortunati’ solo lavorando su noi stessi nella consapevolezza che il segreto della cosiddetta ‘fortuna’ è nel nostro atteggiamento personale verso la vita e ciò che ci accade. Gli studi in merito sono diversi e l’ultima ricerca arriva da oltremanica, firmata dal ricercatore e professore di psicologia dell’Università di Hertfordshire Richard Wiseman. Il docente ha cercato di capire il motivo per il quale ci sarebbero persone ‘molto fortunate’ e altre, invece, ‘molto sfortunate’.
Il risultato? Dipende tutto dall’atteggiamento del singolo per cui chi dimostra una maggiore apertura al mondo e agli eventi è colui che definiremmo più ‘fortunato’. Si tratta, in verità, di una persona in grado di costruirsi e cogliere le opportunità migliori per sé e di interagire in maniera costruttiva con gli altri. Se, quindi, esiste un segreto per essere ‘fortunati, consiste nel seguire il proprio intuito e fidarsi di se stessi.