La Pasqua è una dolcissima occasione per fare qualche sgarro alla dieta, considerato che le tentazioni, ahinoi, sono molte. Dai dolci della trazione come la classica colomba e la pastiera napoletana a uova e ovetti di cioccolato: ce n’è davvero per tutti i gusti e tutti i palati, con buona pace delle calorie (a proposito, sapete che cosa è più calorico tra cioccolato, colomba e pastiera? Scopritelo in questo articolo). Così, superare indenni Pasqua e Pasquetta è un’autentica impresa ma esiste una regola che può darci una mano a non esagerare.

Perché, in fondo, il segreto sta innanzitutto nelle quantità e mangiare qualche pezzetto di uovo pasquale può essere solo un peccatuccio veniale. Gustarsi il cioccolato senza ingrassare, infatti, è possibile, anzi fa anche bene alla salute. In particolare, si raccomanda di optare per la versione fondente (minimo 70% di cacao) che fornisce nutrienti utili all’organismo. Per esempio, in un pezzetto di gustoso cioccolato fondente (circa 20 grammi) troviamo ferro, magnesio, potassio, fosforo, rame e vitamine che sono un booster per l’organismo e anche per l’umore.

Per essere sicuri, però, di non eccedere, possiamo tenere conto della regola delle 3 Q, riportata anche dal quotidiano ‘la Repubblica’. Il nome deriva dal fatto che tiene in considerazioni tre fattori tutti inizianti con la lettera Q. Ovvero: Quale tipologia di cioccolato, Quanto e Quando consumarne. Per il ‘Quale’ abbiamo detto che il fondente almeno al 70% è la scelta migliore. Per quanto riguarda il ‘Quanto’, invece, meglio rimanere tra i 10 grammi – è questa, infatti, la quantità raccomandata dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare – e i 30 grammi al giorno.

Infine, arriviamo al ‘Quando’ perché anche il momento in cui scegliamo di gustare il nostro uovo di Pasqua ha un impatto sull’organismo. Il momento più adatto se non vogliamo accumulare peso inutile sulla bilancia è la mattina. Provare per credere.