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Vampate di calore segnalano rischio maggiore di malattia cardiaca

Una nuova ricerca evidenzia la connessione tra frequenti vampate di calore in menopausa e il rischio di patologie a carico del cuore.

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Tra i fastidi più noiosi che la menopausa porta con sé ci sono senza dubbio le vampate di calore, che possono essere anche molto frequenti e intense. Oggetto di un recente studio, tali fenomeni si sono rivelati anche sintomo di una potenziale esposizione a patologie cardiache. La ricerca si basa sulla valutazione di dati raccolti da studi differenti e arriva dalla North Americana Menopause Society (NAMS), che si è posta come obiettivo quello di indagare più a fondo le ragioni di tali vampate che rischiano di stressare eccessivamente il cuore.

Episodi frequenti di questo tipo, infatti, possono mettere a rischio sia la qualità della vita sia la salute dell’intero sistema cardiocircolatorio. Quanto emerso, dunque, sembrerebbe contraddire quanto ritenuto scientificamente valido finora, dal momento che le vampate di calore sono sempre state considerate solo come fastidi transitori ma non connessi a malattie fisiche. Le ultime riflessioni, invece, accendono i riflettori sulle implicazioni fisiologiche a cui vampate frequenti o particolarmente violente possono essere connesse a partire dalla mezz’età.

Un’elevata presenza di sintomi vasomotori, dunque, può essere rivelatrice di una maggiore esposizione a rischi cardiovascolari importanti. Una scoperta, quella del NAMS, che potrebbe coinvolgere fino al 70% delle donne in menopausa che avvertono con frequenza la sensazione di vampate di calore. Da qui, l’importanza dello studio sia in termini di cura sia dal punto di vista della prevenzione del rischio cardiovascolare, che è tra le principali cause di morte nelle donne.

Del resto, le vampate di calore possono manifestarsi anche durante la premenopausa, facendo così aumentare la percentuale di soggetti potenzialmente più esposti. Tra gli altri sintomi, poi, si annoverano, insonnia, sbalzi d’umore, ansia, palpitazioni, emicranie, dolori articolari e muscolari, aumento del peso corporeo, riduzione del desiderio sessuale, secchezza intima e frequenti infezioni del tratto urinario. Elementi che non devono essere sottovalutati ma su cui si può intervenire per garantire una qualità della vita elevata.

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