Ultimi momenti per mettersi in forma in vista delle vacanze estive, tra allenamenti che si fanno più intensi e serrati e diete rigorose. Scegliere che cosa mangiare o, meglio, che cosa non mangiare è, infatti, fondamentale per perdere i chiletti di troppo sulla bilancia in breve tempo preservando la salute del nostro organismo. Tuttavia, secondo diversi studi, anche l’ora in cui si cena è importante per velocizzare il processo di dimagrimento.
A fornire alcuni dati dalle ricerche più recenti in questo senso è la dottoressa Sara Kayat che ha riferito le novità sul digiuno intermittente. Si tratta di una pratica che prevede l’assunzione di alimenti entro un certo lasso di tempo mentre nel restante intervallo si pratica il digiuno. E può essere seguita sia quotidianamente sia per alcuni giorni alla settimana.
Kayat ha spiegato come gli ultimi studi hanno dimostrato che digiunare per almeno quattordici ore al giorno agevoli la perdita di peso e, allo stesso tempo, migliori le condizioni di salute generali. Da qui, dunque, la proposta di mangiare tutti i pasti tra le 6:00 del mattino e le ore 15:00 (altre ricerche suggeriscono tra le 8:00 e le 14:00), per poi evitare di toccare cibo nelle altre fasce orarie.
Tale tipologia di abitudini, che sarebbe in linea con l’orologio biologico dell’uomo fin dall’antichità, porterebbe benefici nel metabolismo degli zuccheri. Inoltre, aiuterebbe la riduzione del grasso addominale e diminuirebbe le infiammazioni. Altre ricerche, invece, sostengono di concentrare l’assunzione di calorie a colazione rispetto agli altri pasti della giornata.
Infine, tra le forme di digiuno intermittente più comuni Kayat segnala il metodo 16:8, che prevede di digiunare per sedici ore con una finestra di otto ore per i pasti. In questo caso, il consiglio è quello di cenare entro le ore 20:00 della sera, saltando la colazione della mattina successiva e arrivando direttamente a mezzogiorno.
