Non è sempre stato semplice stabilire la morte di una persona. In passato, purtroppo, ci sono stati numerosi casi di sepoltura prematura. Molti casi di epilessia non venivano riconosciuti come tali, ma confusi con veri e propri decessi. Storie simili hanno ispirato scrittori come Edgard Allan Poe. Per questa ragione, col tempo, la medicina, ha sviluppato dei sistemi per verificare che una persona fosse effettivamente morta.
Le tecniche elementari ci aiutano a capire
Oggi la tecnologia ha fatto fare passi da giganti nel settore e, dunque, casi di sepoltura prematura non se ne registrano più. Tuttavia, è interessante capire come si effettui oggi un simile controllo e come si faceva invece tempo fa. L’espressione beccamorto, ad esempio, deriva proprio dall’abitudine dei becchini del passato di mordere l’alluce di una persona, per capire se fosse morta. Procedura quasi inefficace nei casi di coma ed epilessia.
Discorso molto simile per l’espediente dell’ago. Una procedura al limite della follia. In pratica si inseriva un ago al di sotto dell’unghia del presunto morto e si spingeva diverse volte. Se non c’era alcuna reazione, il paziente era ufficialmente ritenuto deceduto. In passato, inoltre, era abitudine posizionare uno specchio sotto le narici. L’alone sul vetro avrebbe segnalato la presenza di un respiro ancora regolare.
Una tecnica molto presente nei film, ancora oggi, ma ormai un po’ sconfessata, risulta essere quella del controllo del polso. In linea di massima permette di capire se c’è battito o meno, ma in realtà non è così attendibile come si credere. Un tempo si usava gettare acqua fredda in un orecchio della persona in questione. In pratica se gli occhi reagivano a questo stress, era segno che c’era ancora vita in quel corpo.
L’aiuto della scienza oggi
Tecniche che ancora oggi sono utilizzate dalla medicina e che risultano essere molto attendibili sono la misurazione della temperatura corporea e il cosiddetto rigor mortis. Nel primo caso si ha una certezza quasi completa. Nessuno può vivere in un corpo che abbia 17° di temperatura. Nel secondo caso abbiamo l’irrigidimento muscolare, spesso sinonimo di decesso. L’elettrocardiografia è affidabile al 100% così come il fenomeno della morte cerebrale.
Insomma, è palese che gli ultimi ritrovati siano molto più attendibili delle tecniche di un tempo. La tecnologia scientifica avanza in maniera incredibile, come nel caso della pelle bionica.