Ti sembra che tutto aumenti costantemente e che il necessario stia diventando un lusso? Questo 2025 è un anno difficile (l’ennesimo) per il portafoglio delle famiglie italiane. Tutto sembra costare di più mentre gli stipendi restano fermi. E tra spese e carburanti, bollette e vacanze, riuscire a respirare sembra una vera e propria impresa. Non si tratta solo di una percezione: i dati confermano che il costo della vita è in forte crescita, andando a colpire in particolare i beni e i servizi essenziali. Ma quando è aumentato tutto? E perché mai è successo senza che ce ne rendessimo conto?
- Gli aumenti pesanti del 2025: tra bollette, RC Auto e carburanti
- Carrello della spesa: quanto costa oggi spendere in un supermercato
- Le vacanze stanno diventando un lusso per pochi
Gli aumenti pesanti del 2025: tra bollette, RC Auto e carburanti
Tra i rincari più evidenti ci sono quelli delle bollette per l’energia. Nel primo trimestre del 2025, i clienti vulnerabili hanno registrato un +18,2% sulla luce. Aumenti ancora più marcati toccano chi ha contratti a prezzo indicizzato nel mercato libero: si parla di circa 350 euro in più all’anno, tra gas ed elettricità. Le cause sono le solite: il caro gas, le tensioni geopolitiche e l’instabilità dei mercati energetici europei.
Anche muoversi è diventato più oneroso. Le assicurazioni RC Auto sono aumentate dal 6% al 22%, a seconda della regione di residenza e del profilo del conducente. Nonostante il calo del numero di incidenti in Italia (siamo ad un -4,3% rispetto all’anno scorso), i prezzi salgono a causa dell’aumento dei costi di riparazione. In parallelo, sono rincarati anche i carburanti: +1% per la benzina e +2,5% per il diesel, con ulteriori aumenti in arrivo. Fare due pieni al mese può comportare un esborso aggiuntivo di circa 160 euro l’anno rispetto alle spese del 2024.
Dal 1° gennaio 2025 i pedaggi autostradali hanno registrato un aumento medio dell’1,8%, e ulteriori rincari sono in arrivo dal prossimo 1° agosto. Le tratte interessate coprono circa 2.800 chilometri della rete nazionale, tra cui le autostrade A1 e A14.
Carrello della spesa: quanto costa oggi spendere in un supermercato
Anche fare la spesa alimentare è diventato decisamente più oneroso, anche per generi di prima necessità. Il caffè è aumentato del 25%, il burro del 20%, la frutta del 7%, i latticini del 5,4%.
A influire sono le crisi climatiche nei paesi produttori, l’aumento dei costi di trasporto e la solita instabilità internazionale. Di conseguenza famiglie comprano meno (-1,2%) ma spendono di più (+1,4%). Praticamente, il potere d’acquisto medio si è ridotto di 110 euro annui per famiglia.
Le vacanze stanno diventando un lusso per pochi
Anche concedersi una vacanza è diventato più costoso. I costi per le ferie al mare nel 2025 sono saliti del 5,5% a persona rispetto all’anno precedente. Gli aumenti variano in base alle località ma si sono registrati più o meno uniformemente in tutto il Paese. Noleggiare due lettini e un ombrellone può costare fino a 500 euro al giorno nelle mete più esclusive. Anche i voli nazionali sono aumentati del 24,4%, mentre i treni hanno subito un rincaro del 9,3%. Di conseguenza: meno settimane intere in vacanza, più “micro-ferie” da 2-3 notti.
Anche perché, mentre tutto aumenta, i salari rimangono invariati. È questo il vero problema strutturale. L’inflazione reale colpisce beni essenziali, penalizzando soprattutto le famiglie a basso reddito. E così, tra rincari e stipendi stagnanti, cresce il divario economico e sociale. Alcune famiglie reagiscono con strategie di sopravvivenza: si compra meno carne, si frequentano più i discount, si cercano offerte e prodotti prossimi alla scadenza. E, purtroppo, le previsioni non sono rosee.