“Ma che fai? Apro per far areare la stanza!” — così inizia il video diventato virale su TikTok, pubblicato dalla pagina Klimabita Lucca, che ha messo in discussione una delle abitudini più radicate di sempre: spalancare le finestre al mattino per far entrare aria fresca. Un gesto che molti di noi fanno ogni giorno, associando a pulizia e benessere… ma che, a quanto pare in alcuni casi può fare più danni che bene. Possibile? Cerchiamo di capire meglio.
- L’abitudine “della nonna” che non sempre funziona
- Cosa succede davvero quando apri tutto in inverno
- Il modo corretto per arieggiare (secondo gli esperti)
- Quando e quanto aprire le finestre
- Il mito della “casa che deve respirare”
L’abitudine “della nonna” che non sempre funziona
Per generazioni, il consiglio era chiaro: appena svegli, spalancare tutto per “cambiare aria” e “far respirare le pareti”.
Un’abitudine che, in effetti, ha senso — ma solo in determinate condizioni. Come spiega Klimabita nel video, aprire completamente le finestre in una stanza calda durante l’inverno può creare uno shock termico tra l’aria interna (più calda e umida) e quella esterna (fredda e secca). Il risultato? Si forma condensa, e con il tempo — se questa pratica è quotidiana — può comparire la muffa sui muri.
Cosa succede davvero quando apri tutto in inverno
Immagina la scena: in casa c’è una temperatura di 21°C, fuori ne fa 5°C. Spalancando le finestre, l’aria fredda entra di colpo e incontra le superfici interne ancora calde — muri, vetri, arredi. L’umidità presente nell’aria interna, a contatto con le superfici più fredde, si trasforma in goccioline. Questo fenomeno, invisibile a occhio nudo nei primi minuti, è proprio ciò che favorisce la formazione di muffe e di piccoli depositi di umidità negli angoli o dietro i mobili.
In pratica, nel tentativo di “far respirare la casa”, rischiamo di farla ammalare.
Il modo corretto per arieggiare (secondo gli esperti)
Niente panico: arieggiare resta un gesto fondamentale per mantenere un’aria sana negli ambienti domestici.
La differenza sta nel come lo facciamo. Nel video di consiglia una regola semplice ma efficace: “Per arieggiare bene la stanza ti basta aprire leggermente la finestra e fare ricambio d’aria per pochi minuti.”
In pratica, non serve spalancare tutto: basta socchiudere per 5-10 minuti, preferibilmente in orari in cui l’aria esterna non è troppo fredda o umida. Questo permette un ricambio d’aria sufficiente, senza far scendere troppo la temperatura interna né creare condensa.
Quando e quanto aprire le finestre
Mattina presto: va bene, ma solo per pochi minuti. Non lasciarle aperte mentre fai colazione o esci di casa.
Dopo la doccia o la cottura dei cibi: l’umidità aumenta, quindi un breve ricambio è utile.
In inverno: meglio aprire più volte per pochi minuti, piuttosto che una volta sola per troppo tempo.
In estate: puoi arieggiare di più, ma evitando le ore più calde della giornata.
Il mito della “casa che deve respirare”
La casa non ha bisogno di “respirare” nel senso letterale del termine — ha bisogno di un’aria equilibrata, né troppo secca né troppo umida. Oggi gli edifici sono molto più isolati rispetto al passato, e questo significa che le variazioni termiche improvvise possono essere più dannose di quanto pensiamo. Arieggiare sì, ma con intelligenza: pochi minuti, finestre socchiuse, e niente colpi di freddo improvvisi.