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Asteroide più grande di sempre potrebbe colpire la Terra: la data

Si tratta del più grande asteroide potenzialmente pericoloso scoperto negli ultimi otto anni

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Gli scienziati hanno scoperto un grande asteroide, che si stima sia lungo poco più di un km e soprannominato un “assassino di pianeti”. La roccia spaziale, che potrebbe potenzialmente rappresentare un pericolo per il pianeta Terra, anche se non in tempi brevi, era stata nascosta dietro il bagliore del sole, secondo un comunicato stampa di NOIRLab.

Sulla base di un nuovo studio pubblicato su The Astronomical Journal a settembre, l’AP7 del 2022 è probabilmente il più grande asteroide potenzialmente pericoloso scoperto negli ultimi otto anni. È anche uno dei tre asteroidi vicini alla Terra che sono stati trovati in orbita tra la Terra e Venere. Gli altri due sono stati chiamati 2021 LJ4 e 2021 PH27, essendo quest’ultimo l’asteroide conosciuto più vicino al sole. La sua superficie è abbastanza calda da fondere il piombo durante la sua orbita, afferma lo studio.

Gli scienziati sono stati in grado di rilevare le nuove scoperte utilizzando la Dark Energy Camera (DECam) montata sul telescopio da 4 metri Victor M. Blanco presso l’Osservatorio interamericano Cerro Tololo in Cile. “La nostra indagine crepuscolare sta perlustrando l’area all’interno delle orbite della Terra e di Venere alla ricerca di asteroidi”, ha fatto sapere in una nota Scott S. Sheppard, astronomo presso l’Earth and Planets Laboratory della Carnegie Institution for Science di Washington, DC, e autore principale dello studio, come riporta People.com.

“Finora abbiamo trovato due grandi asteroidi vicini alla Terra larghi circa 1 chilometro, una dimensione che chiamiamo killer di pianeti”. Ha aggiunto, secondo il New York Times, “Se questo colpisce la Terra, causerebbe distruzione in tutto il pianeta. Sarebbe molto dannoso per la vita come la conosciamo”.

“C’è una probabilità estremamente bassa di un impatto nel prossimo futuro“, ha detto al NYT Tracy Becker, una scienziata planetaria del Southwest Research Institute che non è stata coinvolta nello studio. Alan Fitzsimmons, un astronomo della Queen’s University Belfast, ha affermato che c’è la possibilità che “in futuro, nelle prossime migliaia di anni, potrebbe trasformarsi in un problema per i nostri discendenti”.

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