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Attenzione alle banane: il codice segreto sull'etichetta ti dice se hanno pesticidi

Sai cosa c’è davvero nella tua banana? Ecco come leggere l’etichetta per non commettere errori

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Sono dolci, nutrienti e disponibili tutto l’anno. Le banane occupano un posto fisso nella dieta quotidiana di milioni di persone nel mondo. Che si tratti di uno spuntino veloce, dell’ingrediente base per una colazione sana o di un alleato prezioso per chi fa sport, questo frutto tropicale ha conquistato le nostre case. In estate, poi, diventa ancora più utile, grazie all’elevato contenuto di potassio e magnesio, sali minerali essenziali che aiutano a contrastare stanchezza e disidratazione.

Ma dietro l’aspetto innocuo di una banana si può nascondere una realtà meno rassicurante. Non tutti sanno, infatti, che le banane sono tra i frutti più trattati con pesticidi a livello globale. E questo solleva un interrogativo importante: quanto sono sicure le banane che portiamo in tavola? A spiegarci come proteggerci e fare scelte più consapevoli è la nutrizionista Ilaria Bruno, che in un post pubblicato su Instagram ha svelato un semplice trucco per capire tutto – o quasi – della provenienza di una banana: leggere il codice sull’etichetta.

Pesticidi e banane: un problema poco noto

Le piantagioni di banane si concentrano soprattutto in Paesi tropicali come l’Ecuador, il Costa Rica, la Colombia e le Filippine. In molti casi, queste coltivazioni sono gestite in modo intensivo, con l’uso massiccio di pesticidi, fungicidi e fertilizzanti chimici, spesso irrorati anche per via aerea.

Questi trattamenti, se da un lato proteggono le piante da malattie e insetti, dall’altro lasciano residui chimici sulla buccia del frutto, che possono penetrare anche in piccole quantità nella polpa. Benché i livelli siano regolati da normative internazionali, l’esposizione cronica a queste sostanze, anche a basse dosi, è considerata potenzialmente pericolosa, soprattutto per i bambini, le donne incinte e le persone con fragilità immunitarie.

Negli ultimi anni, sempre più studi scientifici hanno sollevato dubbi sulla sicurezza a lungo termine dei pesticidi, collegandoli a problemi ormonali, disturbi neurologici e malattie croniche. È per questo che cresce la preoccupazione dei consumatori e l’interesse per alternative più sicure.

Un’etichetta da conoscere: il codice PLU

Ma allora, come possiamo scegliere banane più sicure per la nostra salute? La risposta è più semplice di quanto sembri. Come spiega la nutrizionista Ilaria Bruno, tutte le banane in commercio riportano un piccolo adesivo sulla buccia. Oltre al logo del produttore, su questo bollino compare un numero identificativo: è il cosiddetto codice PLU (Price Look-Up), uno standard internazionale utilizzato in tutto il mondo per indicare il tipo di coltivazione. Capire quel codice è il primo passo per acquistare in modo più consapevole.

Ecco come interpretarlo:

  • Codice a 4 cifre che inizia per 3 o 4: indica una banana coltivata con metodi convenzionali, cioè usando pesticidi e fertilizzanti chimici. Il codice più comune è 4011, usato per la banana Cavendish standard.
  • Codice a 5 cifre che inizia per 9: identifica una banana biologica, cresciuta senza pesticidi chimici né fertilizzanti sintetici. Un esempio frequente è 94011.
  • Codice a 5 cifre che inizia per 8: segnala una banana OGM, cioè geneticamente modificata. Anche se non sono attualmente in vendita in Italia o in gran parte dell’Europa, possono essere presenti in altri paesi. Un codice tipico è 84011.

Può sembrare difficile orientarsi tra etichette, certificazioni e marchi. Ma nel caso delle banane, basta davvero poco. Come sottolinea la nutrizionista Ilaria Bruno, non servono app sofisticate, né strumenti complicati. Basta osservare con attenzione quel piccolo bollino sulla buccia.

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