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Cosa si intende per swag? Il significato dello slang giovanile

Ti sei mai chiesto cosa vuol dire swag? Ecco cosa significa questa parola dello slang giovanile.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Spesso sui social ci sarà capitato di vedere scritta in giro la parola “swag“, ma vi siete mai chiesti cosa vuol dire esattamente? Bene, oggi vi sveleremo il significato di questo termine che si è imposto nello slang giovanile, quasi come un sinonimo di “cool”.

Iniziamo col dire che, in origine, la parola “swag” indicava il bottino con cui i ladri fuggivano dopo una rapina. Per estensione è diventato una sorta di sinonimo di “merce” o “ricchezza”. Tuttavia, nel corso degli anni, ha assunto un significato diverso, entrando prepotentemente nel vocabolario dei giovani.

Nello scorso decennio, “swag” si è trasformato in uno degli aggettivi più utilizzati per descrivere ciò che è alla moda, cool o di tendenza. Se una persona ha swag, significa che ha uno certo stile, un’attitudine che fa colpo sugli altri. È come se fosse dotata di un’aura di “coolness” che non passa inosservata.

Ma cosa fa esattamente una persona swag? Beh, indossa sempre capi di abbigliamento nuovi, alla moda e di marca. I ragazzi e le ragazze swag sono esperti nell’arte di abbinare i vestiti in modo audace e creativo, senza mai rinunciare alle firme più trendy.

Oltre all’abbigliamento, il termine può estendersi anche a un atteggiamento generale di sicurezza e disinvoltura. Una persona swag è in grado di muoversi con grinta e sicurezza, sempre pronta a impressionare gli altri con il proprio carisma.

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Chi ha inventato il termine Swag?

Sebbene il termine “swag” abbia guadagnato popolarità nello slang giovanile degli ultimi anni, ci sono diverse teorie sulla sua origine. Secondo gli studiosi della lingua inglese, questa parola sarebbe stata scritta per la prima volta da nientemeno che da William Shakespeare, il celebre poeta e drammaturgo. Shakespeare utilizzava il termine “swag” come sinonimo di “fare lo spaccone” o di “vantarsi”. Quindi, potremmo dire che il nostro amato sommo poeta inglese aveva già uno “swag” tutto suo!

Tuttavia, l’uso moderno del termine “swag” come sinonimo “alla moda” ha avuto inizio agli inizi degli anni 2000. Artisti del calibro di Jay-Z e Kanye West hanno cominciato a inserire la parola “swag” nei loro testi, sostituendola semplicemente alla parola “cool”. Da lì, il termine ha iniziato a diffondersi tra i giovani, diventando un must dello slang giovanile.

Ma il vero e proprio trampolino di lancio per la parola “swag” è stato costruito da un altro artista: Justin Bieber, il fenomeno pop che ha catturato l’attenzione di milioni di fan in tutto il mondo. Nella sua famosissima canzone “Out of Town Girl“, Bieber dice esplicitamente: “all you gotta do is swag“, ovvero “tutto di quello di cui hai bisogno è di avere swag”. Questo ha contribuito a diffondere ulteriormente il termine e a renderlo ancora più popolare tra i giovani.

Da allora, “swag” è diventato un elemento fondamentale del vocabolario giovanile, utilizzato per descrivere uno stile di vita, un modo di vestire e un atteggiamento di sicurezza e coolness.

Chi ha portato lo Swag in Italia?

In Italia, la diffusione del termine “swag” è attribuibile principalmente a una figura che ha lasciato un’impronta indelebile nello scenario musicale, ma anche nel mondo della rete e degli amanti del trash: il trapper Bello Figo, conosciuto in passato come Gucci Boy (fenomeno di Tik Tok e di tutti i social).

Questo eccentrico artista è stato soprannominato “il capo dello swag” e ha contribuito in modo significativo a introdurre e diffondere il concetto di swag nel panorama italiano.

L’autore di “Non pago affitto” e “Pasta col tonno” ha fatto sin dall’inizio del concetto di swag il suo stile di vita, portando avanti uno stile unico e provocatorio, appropriandosi del termine e diffondendolo anche con il suo libro, intitolato appunto “Swag Negro”.

Che cosa vuol dire swaggare?

Come abbiamo già menzionato, il termine “swag” nel gergo afroamericano originariamente indicava il bottino o la refurtiva. Indossare un capo “swag”, ossia costoso e ricercato, in un ghetto americano suggeriva che chi lo aveva addosso l’avesse ottenuto attraverso azioni illegali o tramite l’acquisto con denaro illecito. Se in inglese l’aggettivo diventa il verbo “to swag”, in italiano lo abbiamo tradotto come “swaggare”: ma cosa vuol dire?

Nel contesto attuale, “swaggare” significa avere stile, sfoggiare un look originale e fresco e comportarsi in modo spavaldo. È una questione di portamento e atteggiamento che trasmette fiducia in sé stessi e sicurezza. E anche un pizzico di arroganza.

Quando una persona “swagga”, fa di più che indossare dei semplici abiti alla moda. È tutto un insieme di elementi che includono l’abbigliamento, il modo di muoversi, l’atteggiamento e persino il linguaggio corporeo. È a modo suo un’arte, un modo di esprimere la propria individualità e personalità attraverso lo stile personale.

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