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Vacanze, la cosa fondamentale da fare 8 settimane prima di partire

Organizzare un viaggio non è solo valigie e biglietti. A otto settimane dalla partenza c’è una cosa da fare che in pochi si ricordano.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

L’estate è particolarmente arrivata e migliaia di italiani sono pronti a partire per le vacanze. Ma sapete che c’è qualcosa che tutti noi dovremmo fare prima di partire per le vacanze? C’è un piccolo dettaglio che può fare davvero la differenza tra un viaggio sereno e uno pieno di imprevisti. E non è una questione di prenotazione. Ma è qualcosa che va fatta assolutamente in anticipo!

Cosa devi fare 8 settimane prima di partire per le vacanze

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Nel momento in cui pianifichiamo una vacanza all’estero, è per tutti normale concentrarsi sulle cose più ovvie: valigie, documenti, itinerari e magari un po’ di shopping pre-partenza.

Non tutti, però, si ricordano che una delle cose più importanti da fare – secondo anche le raccomandazioni sanitarie europee e internazionali – è verificare con almeno 8 settimane di anticipo quali vaccinazioni potrebbero essere necessarie per entrare in sicurezza nel Paese di destinazione.

In Italia, i consigli a riguardo arrivano direttamente dal Ministero della Salute e dagli ambulatori di medicina dei viaggi: per molti Paesi extraeuropei, soprattutto in Asia, Africa e Sud America, sono infatti richiesti vaccini specifici contro malattie come la febbre gialla, l’epatite A, la febbre tifoide, la rabbia o l’encefalite giapponese. Alcuni di questi vaccini richiedono una somministrazione multipla o un tempo tecnico per diventare efficaci, motivo per cui è fondamentale muoversi con almeno due mesi di anticipo.

Se si attende troppo, si rischia di non avere il tempo necessario per completare il ciclo vaccinale. Inoltre, in alcuni casi, il certificato di vaccinazione (come per la febbre gialla in alcuni Paesi sudamericani) è obbligatorio per passare i controlli doganali. Per questo, è essenziale rivolgersi al proprio medico di famiglia o a un centro specializzato in medicina dei viaggi appena si comincia a pianificare la vacanza. Il portale del Ministero degli Affari Esteri (viaggiaresicuri.it) e i servizi della propria ASL di riferimento offrono informazioni aggiornate sulle esigenze sanitarie necessarie per viaggiare nei vari Paesi.

Non solo vaccini: altri controlli sanitari e precauzioni da prendere quando si viaggia all’estero

Oltre alla questione vaccinazioni, otto settimane prima della partenza è il momento ideale anche per effettuare altri controlli di salute che spesso si tende a rimandare. Se si soffre di patologie croniche o si è in terapia farmacologica, è bene verificare di avere con sé tutta la documentazione necessaria (in italiano e, se possibile, tradotta in inglese), compresi i nomi generici dei farmaci che si assumono, che potrebbero variare da Paese a Paese.

È importante anche informarsi sulla disponibilità e legalità dei medicinali nel Paese di arrivo. Alcuni farmaci da banco comuni in Italia potrebbero essere vietati o soggetti a restrizioni in paesi come il Giappone, Singapore o gli Emirati Arabi. In questi casi è bene munirsi di una prescrizione firmata dal medico e, se richiesto, anche di un’autorizzazione del Ministero della Salute.

Infine, è estremamente consigliabile stipulare una buona assicurazione sanitaria di viaggio che possa coprire eventuali spese mediche all’estero, ricoveri, rimpatri o cure urgenti. Alcune polizze includono anche la copertura per malattie infettive.

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