La Nutella non è soltanto un alimento. E’ la storia di una golosa tradizione, è un marchio universale del Made in Italy, è un simbolo. E così come per tutti i simboli, anche su di lei aleggiano misteri e fantasticherie di vario genere: a partire dai segreti sulla sua composizione.
Nell’immaginario collettivo, in casa Ferrero devono far utilizzo di strane alchimie per creare un prodotto tanto delizioso e inimitabile (nonostante recentemente altre industrie le stiano facendo concorrenza); nella realtà, non c’è niente che non si sappia degli elementi che compongono la Nutella. Si tratta soltanto di stabilire le giuste quantità dei vari ingredienti.
Andiamo a leggere la composizione che viene riportata sull’etichetta: zucchero, olio vegetale, nocciole (13%), cacao magro, latte scremato in polvere (5%), siero di latte in polvere.
Possiamo notare che la percentuale degli elementi ci viene fornita soltanto delle nocciole e del latte scremato in polvere. Certo non si può dire che ciò non desti qualche sospetto.
La legge non obbliga le aziende a scrivere la composizione percentuale di ogni prodotto, ma lascia loro libera scelta su quali segnalare e quali omettere. Ecco che la Ferrero, furbamente, ha scelto di metterne in evidenza solo alcuni. Perché? E soprattutto, in quale percentuale sono presenti gli altri ingredienti?
Intuitivamente si capisce che sul barattolo di Nutella è stato deciso di segnalare soltanto quelli all’apparenza più “salutari”. Pochi sanno però che l’ordine in cui vengono elencati non è assolutamente casuale, ma segue, appunto, la quantità dei vari ingredienti in ordine decrescente. Ciò significa che lo zucchero è l’elemento maggiormente presente in un barattolo di prodotto, seguito dall’olio vegetale e dalle nocciole.
Per la precisione, lo zucchero rappresenta più del 50% di un barattolo di Nutella, seguito dall’olio di palma (25%) e dalle nocciole (13%). In pratica è come se, ad ogni cucchiaio di crema di nocciole, metà fosse costituita da zucchero. Non certo l’ideale per la salute.
Occorre poi spendere qualche parola sull’olio di palma. Mentre molte aziende concorrenti utilizzano il ben più salutare burro di cacao, la Ferrero ha deciso di fare uso dell’olio di palma per abbattere i costi di produzione. Nonostante vi sia un processo di raffinazione molto elaborato e complesso, che porta all’estrazione della parte più “nobile” di questo olio, rimane pur sempre un elemento altamente sconsigliato da tutti i nutrizionisti per l’elevato apporto di grassi saturi.
Anche alla luce di tutto ciò, sarete davvero disposti a rinunciare ad una fetta di pane e Nutella? La crema di nocciole rimane un prodotto goloso e adatto in ogni momento della giornata, divertente da utilizzare in ricette su ricette.