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Dieta, questo panettone lo puoi mangiare: occhio all'etichetta

Anche chi è a dieta può concedersi una fetta di panettone, basta che soddisfi alcuni requisiti: ecco quali

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Benché ogni anno ci si proponga di non strafare con le abbuffate natalizie, è praticamente impossibile non cedere alla tentazione di lasciarsi andare alle prelibatezze delle festività. Soprattutto quelle dolci. Tra queste ovviamente il panettone. Ma possono mangiarlo anche coloro che sono a dieta e che non vogliono buttare all’aria tutti i sacrifici fatti nelle settimane precedenti? La buona risposta è sì, ma con qualche accorgimento.

Quando si sceglie il panettone bisognerebbe partire da una valutazione di tipo visivo. Come spiega il nutrizionista Flavio Pettirossi al sito Greenme.it “il panettone come prodotto dolciario è caratterizzato da una base rotonda e una crosta superiore, gli alveoli che si formano in seguito al processo di lievitazione devono avere una forma allungata, la consistenza deve essere morbida e deve avere un colore marrone chiaro e ben lievitato”.

Spesso però questi dolci sono incartati in confezioni che non consentono un simile test, e allora come si deve procedere? Ecco che entra in gioco l’etichetta. Importante è assicurarsi la presenza di alcuni ingredienti: “Farina di frumento, zucchero, uvetta e scorze di agrumi canditi (più i canditi sono soffici, profumati e consistenti, più sono garanzia di qualità) in quantità non inferiore al 20%, lievito naturale costituito da pasta acida, sale, burro (quantità non inferiore al 20%) e uova fresche (solitamente sono di categoria A e in quantità non inferiori al 4% in tuorlo). Quindi consiglio di non acquistare panettoni prodotti con ovoprodotti o olii vegetali”.

Se invece la nostra scelta ricade su panettoni artigianali allora, oltre a seguire i consigli fin qui esposti, è necessario controllare anche la data di scadenza, che sarà a più stretto giro perché un prodotto di qualità non contiene conservanti.

Con queste poche ma importanti indicazioni possiamo essere piuttosto certi di portare in tavola prodotti non dannosi per la nostra salute e che, se consumati con moderazione, non vanno neanche in contrasto con un’eventuale dieta.

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