Diritto: che differenza c'è tra querela e denuncia

Qual è la differenza tra querela e denuncia? Sono due strumenti per informare le Autorità di un reato, per questo simili tra di loro, ma con caratteristiche ben precise che le contraddistinguono

25 Luglio 2016
Fonte: flickr

Ecco che differenza c’è tra querela e denuncia, procedure che possono essere indispensabili, in alcune occasioni, per tutelare i propri diritti. La prima differenza sostanziale risiede nel ruolo del dichiarante. La denuncia può essere sporta da chiunque sia a conoscenza di un reato, anche se non ne è stato vittima. La querela, invece, viene sempre esposta da chi ha subito un evento che va contro la legge e desidera che il colpevole venga punito. Un’altra differenza tra querela e denuncia sono i tempi di comunicazione alle Autorità.

Per la querela, essi variano da 3 ai 6 mesi dalla data in cui si viene a conoscenza del reato. La denuncia, invece, può essere esposta in qualunque momento, tranne in alcuni casi relativi al diritto penale. È importante sapere che esistono alcuni fatti specifici per cui sussiste l’obbligo di denuncia. Essi sono i reati contro lo Stato, come ad esempio stragi e terrorismo, ricezione di denaro falso o di oggetti di dubbia origine, conoscenza di luoghi contenenti esplosivi, furto o smarrimento di un’arma ed infine imbrogli nelle gare sportive.

Un’altra differenza tra querela e denuncia è la possibilità di ritirare la propria dichiarazione. Essa esiste solamente per la querela, che come già detto esprime la volontà della vittima di chiedere una punizione per il querelato. Questa possibilità viene chiamata remissione della querela. Non è possibile utilizzare questo strumento per i casi di violenza sessuale o abusi sessuali su minori. È bene prestare attenzione prima di sporgere querela, poiché qualora il querelato risultasse innocente , potrebbe esercitare a sua volta il diritto di querela per reato di diffamazione.

Sia la querela, sia la denuncia possono essere esposte presso la Polizia di Stato o direttamente alla magistratura. Entrambe possono essere effettuate dal dichiarante o da un suo delegato, di norma un avvocato. La comunicazione dei fatti, può avvenire in forma scritta ed orale. In questo secondo caso, il cittadino ha diritto di ricevere una copia scritta di quanto comunicato. In casi particolari, è possibile sporgere la denuncia direttamente all’agente di polizia giunto sul posto, anche se al di fuori dell’ufficio. È davvero importante conoscere a fondo questi strumenti, poiché in alcune situazioni denunciare è un obbligo verso sè stessi.

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