Quando si viaggia in aereo, si cerca di mantenere una certa igiene, soprattutto dopo aver usato i minuscoli bagni di bordo. Lavarsi le mani con acqua e sapone sembra il gesto più naturale e salutare, eppure un esperto avverte: meglio pensarci due volte. Il motivo? Quell’acqua che scorre dal rubinetto potrebbe non essere così pulita come immagini.
- L’acqua a bordo: un insospettabile rischio
- Come arriva l’acqua sugli aerei
- Lavarsi le mani o no?
- Un problema più diffuso di quanto sembri
- La regola d’oro in viaggio
L’acqua a bordo: un insospettabile rischio
Jason Tetro, microbiologo e divulgatore scientifico, ha spiegato che i serbatoi d’acqua degli aerei non sono un ambiente sterile. Al contrario, possono diventare un terreno favorevole alla crescita di batteri, compresi i coliformi fecali come l’E. coli, noti per essere potenziali patogeni. Questo problema non è nuovo: studi e segnalazioni risalgono a più di vent’anni fa.
Una ricerca condotta nel 2019 dal Hunter College NYC Food Policy Center e dal sito DietDetective.com ha analizzato la qualità dell’acqua di 23 compagnie aeree statunitensi. I risultati sono stati tutt’altro che rassicuranti: in molti casi, l’acqua non rispettava gli standard di salubrità e non era adatta al consumo umano.
Come arriva l’acqua sugli aerei
La procedura, come racconta l’assistente di volo Cecily Anderson, prevede che dei camion cisterna prelevino l’acqua all’aeroporto per poi trasportarla fino all’aeromobile. Qui, tramite un tubo collegato a un punto di rifornimento situato nella parte inferiore della fusoliera, l’acqua viene pompata nei serbatoi di bordo. Questi contenitori, per regolamento, vengono puliti solo quattro volte all’anno, secondo le indicazioni della Environmental Protection Agency (EPA) americana. È facile intuire come, con intervalli di manutenzione così ampi, eventuali residui e batteri possano accumularsi nel tempo.
Lavarsi le mani o no?
Gli esperti non sono tutti d’accordo sul comportamento da adottare. Secondo Cecily Anderson, la soluzione migliore è evitare il contatto diretto con l’acqua di bordo e affidarsi a un buon disinfettante per le mani. Jason Tetro, invece, pur rifiutando l’idea di bere quell’acqua, ammette che lavarsi le mani può essere comunque accettabile, a patto di farlo con attenzione e asciugandole subito in modo accurato, riducendo così la possibilità di contaminazione. Va però ricordato che i gel igienizzanti non sono efficaci contro tutti i patogeni: virus e batteri come il norovirus o il Clostridium difficile resistono ai comuni disinfettanti a base alcolica.
Un problema più diffuso di quanto sembri
Il discorso non riguarda solo l’acqua. Un recente esperimento social di un creator su TikTok, noto come @howdirtyis, ha mostrato quanto possano essere sporche anche le sedie degli aeroporti. Prelevando campioni da sedute dell’aeroporto LaGuardia di New York e analizzandoli in laboratorio, il risultato ha rivelato la presenza di batteri della pelle lasciati dai viaggiatori. Nulla di allarmante per la maggior parte delle persone sane, ma comunque una conferma di quanto gli ambienti di viaggio siano un concentrato di microrganismi.
La regola d’oro in viaggio
In sintesi, quando sei in aereo, lavarsi le mani con l’acqua di bordo non è sempre la scelta più sicura. Se possibile, porta con te salviettine igienizzanti o un gel disinfettante e utilizzali regolarmente, soprattutto prima di mangiare. E, se proprio devi usare l’acqua del rubinetto, presta attenzione alla tecnica di lavaggio e asciuga bene le mani.