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Due ceppi di Covid prendono il sopravvento: i sintomi principali

Ecco che cosa sta accadendo negli Stati Uniti e nel Regno Unito

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Negli ultimi tre anni il COVID-19 ha continuato a mutare, creando diversi ceppi del virus. Alcuni sono più forti di altri e diventano la variante più diffusa per un certo periodo di tempo. Ora è probabile che due ceppi specifici saranno responsabili della maggior parte delle infezioni nelle prossime settimane.

È già stato ampiamente riportato che la variante XBB.1.5 – soprannominata anche “Kraken” – è diventata una preoccupazione negli Stati Uniti, con l’aspettativa che si diffonda in tutto il Regno Unito. I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) stimano che il 43% di tutti i casi di Covid negli Stati Uniti sia riconducibile al ceppo Kraken nella settimana iniziata l’8 gennaio. Ora la UK Health Security Agency (UKHSA) ha confermato che questo interesserà il Regno Unito. Avverte inoltre come anche il ceppo CH.1.1, che è un’altra sottovariante di Omicron, potrebbe diventare prevalente.

L’ente sanitario afferma che sia CH.1.1 che XBB.1.5 “molto probabilmente” sostituiranno la variante BQ.1 come la più dominante. In un aggiornamento online si legge: “L’analisi mostra che i casi di coronavirus (COVID-19) nel Regno Unito sono costituiti principalmente da BQ.1 e dalle sue sottolinee, in linea con la valutazione del rischio UKHSA pubblicata a ottobre.

“Due varianti, CH.1.1 e XBB.1.5, sembrano avere un vantaggio in termini di crescita nel Regno Unito. Entrambe sono varianti della famiglia Omicron. XBB.1.5 rimane a una prevalenza molto bassa nel Regno Unito, quindi le stime di crescita sono molto incerte”. Si pensa che entrambe le varianti mostrino gli stessi sintomi di Omicron. I primi cinque sintomi di Omicron elencati dallo ZOE Health Study sono: rinorrea, male alla testa, affaticamento, starnuti, mal di gola.

Gli esperti ricordano quanto sia importante, ancora oggi, la vaccinazione in modo da difendersi da conseguenze gravi che potrebbero insorgere a causa del Covid-19. Quindi chi ancora non si fosse vaccinato è caldamente invitato a farlo quanto prima, richiami inclusi.

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