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Mistero su Giovanna d'Arco risolto dopo 600 anni: ecco perché sentiva le voci

Uno studio recentemente pubblicato ipotizza perchè Giovanna d'Arco sentisse le voci

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Dopo secoli di speculazioni e misteri, la verità sulle voci che tormentavano e guidavano Giovanna d’Arco è finalmente venuta alla luce. Per oltre 600 anni, storici, scienziati e appassionati di storia hanno cercato di capire la natura di queste visioni e voci mistiche che hanno influenzato una delle figure più iconiche del Medioevo.

Recenti scoperte, frutto di un’indagine approfondita che coniuga storia e scienza, hanno finalmente fornito una spiegazione convincente, gettando nuova luce su questo enigma storico. In questo articolo, esploreremo le ricerche che hanno portato a questa rivelazione, analizzando le implicazioni storiche e scientifiche di questa affascinante scoperta.

La storia di Giovanna d’Arco

Nuovi studi recentemente pubblicati sostengono che Giovanna d’Arco sentisse le voci poiché epilettica. Gli scienziati, analizzando gli atti del processo che la vide coinvolta, hanno riscontrato sintomi compatibili con un tipo specifico di epilessia.

Giovanna d’Arco nacque nel 1412 in una famiglia di contadini cattolici. Iniziò a sentire le voci all’età di 13 e credette che Dio l’avesse scelta per guidare la Francia nella vittoria contro l’Inghilterra nella guerra dei 100 anni. Quando Giovanna venne catturata dagli inglesi, fu processata per stregoneria ed eresia. Durante il processo affermò di sentire le voci e di avere visioni dei santi, e fu condannata a morte: venne macabramente bruciata sul rogo nella piazza del mercato di Rouen nel 1431, a soli 19 anni.

Giovanna d’Arco fu canonizzata nel 1920 ed è tuttora uno dei santi più famosi e amati della storia, tanto che, ancora 600 anni dopo, se ne parla. Nuovi studi condotti dai neurologi delle Università di Foggia e Bologna sostengono che la santa sentiva le voci perché probabilmente soffriva di una forma di epilessia. Gli studiosi ipotizzano che le voci sentite da Giovanna fossero allucinazioni epilettiche uditive. I medici Giuseppe D’Orsi e Paola Tinuper sostengono si tratti di un sintomo di un tipo di epilessia che colpisce la parte del cervello che gestisce ciò che sentiamo: una sindrome epilettica chiamata epilessia idiopatica parziale con caratteristiche uditive (IPEAF).

Lo studio sull’epilessia

Nello studio vengono riportati altri due dettagli importanti che corroborano la teoria dei dottori D’Orsi e Tinuper: innanzitutto il manifestarsi delle convulsioni, che, in questo caso, sono l’effetto dell’udire suoni specifici non provenienti dall’esterno. In secondo luogo, esistono dei documenti che affermano che Giovanna d’Arco dichiarò di sentire le voci anche quando dormiva, sintomo riscontrato in più del 40% dei pazienti affetti da questa sindrome.

Gli scienziati affermano, quindi, che da un punto di vista strettamente semiologico, le caratteristiche evidenziate nella martire hanno molte somiglianze con la sindrome IPEAF e che, quindi, ci sono molte probabilità che Giovanna d’Arco fosse epilettica. Probabilità, non certezze. Questo lascia aperte alla scienza nuove strade di investigazione e, allo stesso tempo, una buona dose di speranza ai devoti della santa, che possono continuare ad idolatrarla e a credere che fosse un messaggero di Dio.

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