Influenza intestinale, rimedio per alleviare i sintomi è in frigo

L'influenza intestinale è un incubo per grandi e piccoli, ma nel frigorifero (e nel freezer) di casa c'è la soluzione per attenuare i sintomi

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Sappiamo bene che, nel periodo invernale, la diffusione di vari virus diventa quasi inevitabile. Le temperature fredde e il tempo trascorso al chiuso con altre persone favoriscono la trasmissione di malattie come il Covid, i raffreddori, l’influenza e, recentemente, il norovirus. Quest’ultimo, noto anche come virus “del vomito invernale”, si è diffuso in modo significativo in Inghilterra, portando a un aumento dei ricoveri ospedalieri.

I sintomi del norovirus

Il NHS ha evidenziato i sintomi da tenere d’occhio attraverso video divulgativi sui social media, come TikTok. L’invito è a rimanere a casa in caso di malessere e a praticare un’adeguata igiene personale, come lavarsi le mani accuratamente, poiché il norovirus è altamente contagioso.

Un’infermiera ha elencato sintomi chiave del norovirus, come nausea, vomito, diarrea, febbre, mal di testa e dolori muscolari. Sebbene la maggior parte dei casi possa essere gestita a casa con riposo e idratazione, è essenziale evitare il contatto con gli altri fino a due giorni dopo la scomparsa dei sintomi.

L’NHS ha avvertito che l’impatto di questi virus stagionali sui servizi ospedalieri potrebbe aggravarsi con l’arrivo del freddo. Il direttore medico dell’NHS England, Sir Stephen Powis, ha sottolineato l’importanza di prestare attenzione a tali sintomi, poiché molte persone sono state colpite da questi brutti virus invernali nelle settimane recenti.

Come contrastare i sintomi dell’influenza intestinale: i rimedi

L’influenza intestinale è sgradevolissima per grandi e piccoli: per i bambini vomito e diarrea sono pericolosi perché si disidratano più in fretta degli adulti e possono quindi aver bisogno di liquidi endovena per ristabilirsi. Questo ovviamente solo nei casi più gravi: la maggior parte delle volte la situazione può essere gestita tranquillamente in casa dai genitori, magari con qualche piccolo trucco.

Il trucco della Coca Cola ghiacciata

Per contrastare il vomito, un trucco molto utile per grandi e piccoli è bere Coca Cola ghiacciata (se il bambino è piccolo è meglio evitare quella con caffeina). Dopo un episodio di vomito però non è consigliato bere immediatamente, perché si potrebbe andare incontro a nuovi conati: allora la soluzione migliore è succhiare scaglie di Coca Cola ghiacciata, che raffreddano la mucosa, danno sollievo ma non comportano l’ingestione del liquido con le sue eventuali conseguenze. Se non si ha nel congelatore la Coca Cola, si possono usare anche cubetti di ghiaccio con lo stesso effetto.

La Coca Cola ghiacciata, da assumere in scaglie o a piccoli sorsi, è un ottimo rimedio anche per i grandi: l’effetto tonificante e gli zuccheri aiutano anche l’organismo a riprendersi dallo stress (qui 5 cose strane che puoi fare con la Coca Cola)

Altri sistemi per curare i più piccoli

Un altro sistema per idratare i più piccoli e impedire che rimettano di nuovo è utilizzare acqua con molto ghiaccio dentro, somministrandone un cucchiaino ogni 5 minuti per circa 2 ore: se il bambino vomita, aspettare mezz’ora e ricominciare. Ci vuole molta pazienza, ma questo impedisce che il bimbo si disidrati e che sia necessario correre al Pronto Soccorso.

Dopo circa 8 ore dal vomito, si può ricominciare a mangiare qualcosa (senza sforzarsi eccessivamente), partendo da alimenti secchi come cracker, pizza bianca, pane nero, patate lesse, carote bollite.

Queste influenze intestinali sono molto fastidiose ma hanno il “pregio” di passare in 24-48 ore (lo sapevate che gli uomini soffrono l’influenza più delle donne?): non resta che tenere duro ed aspettare che il peggio passi da solo!

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