I 40 anni di Lady Oscar, il cartone più rivoluzionario di sempre

Eroina forte ed indipendente, controversa ed amatissima, ha rivoluzionato la figura classica della donna nei cartoni animati: tanti auguri Oscar!

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Compie 40 anni una delle eroine più conosciute e amate dai millenials: Lady Oscar, quella della “grande festa alla corte di Francia”, che ha fatto compagnia a intere generazioni di bambini insegnando loro non solo la storia della Rivoluzione francese, ma anche i conflitti di genere, l’indipendenza e l’ambiguità sessuale (senza che nessuno gridasse allo scandalo).

Lady Oscar era una ragazza che aveva deciso di crescere come un uomo e di arruolarsi nella Guardia Reale ai tempi di Maria Antonietta: tutti la rispettavano, la Regina la adorava e lei aveva anche trovato l’amore, con l’amico di sempre Andrè. La Rivoluzione francese purtroppo rovinò drammaticamente il loro happy end.

Era il 10 ottobre del 1979 quando andava in onda per la prima volta “Lady Oscar” in Giappone: inutile dire che la versione italiana venne pesantemente censurata, come praticamente sempre accadeva con i prodotti nipponici. Nella versione originale si parlava anche di prostituzione e in modo molto specifico di omosessualità: la Regina Maria Antonietta venne accusata di avere una storia con l’amica duchessa di Polignac (questo anche nella realtà storica) e con lady Oscar, ma in Italia le accuse divennero molto più vaghe. Censurata anche la scena d’amore finale con Andrè e molte scene nelle quali Oscar vive il conflitto interiore fra il suo essere donna e la divisa che porta.

Infine, una piccola curiosità: sappiamo tutti che molti personaggi del cartone erano figure storiche realmente esistite, come il conte di Fersen, Madame Du Barry e Jeanne Valois, ma non tutti sanno forse che anche la stessa Lady Oscar è ispirata a due personaggi realmente esistiti. Uno è Marie-Jeanne Schellinck, una donna che, travestita da uomo, si arruolò nell’esercito francese intorno al 1792 e si batté nello scontro di Jemappes: sposò un commilitone e si battè con onore per tutta la vita, ritirandosi poi in pensione a Lille. L’altro è François Augustin Reynier de Jarjayes, da cui i creatori del cartone presero in prestito anche il cognome: lui era un conte, che coraggiosamente cercò di far evadere la Regina durante la Rivoluzione francese ma venne catturato e ghigliottinato.

 

 

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