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Il vaccino funziona meglio se viene somministrato di mattina

L'utilità del vaccino cresce se viene somministrato al mattino. La risposta del sistema immunitario, secondo uno studio pubblicato dalla rivista Vaccine

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L’utilità del vaccino cresce se l’iniezione avviene al mattino. Ad affermarlo è uno studio compiuto da alcuni ricercatori della University of Birmingham e poi pubblicato dalla rivista specializzata Vaccine. La ricerca ha coinvolto oltre 250 persone anziane che si sono sottoposte al vaccino per l’influenza. Il risultato finale ha dimostrato come il sistema immunitario risponda meglio durante le prime ore del mattino. Il numero di pazienti è ancora esiguo per poter parlare di un risultato definitivo, ma, se venisse confermato anche su larga scala, sarebbe poi necessario rivederne le modalità di somministrazione alla popolazione per accrescere l’utilità del vaccino.

Oggi vaccinarsi (non soltanto contro l’influenza) è fondamentale. Proprio grazie ai vaccini si è sconfitto il vaiolo e si sta sconfiggendo la poliomielite. Oggi la scienza ha permesso la produzione di vaccini sempre più efficaci e in grado di insegnare al sistema immunitario a riconoscere un potenziale pericolo e a combatterlo di conseguenza. Il primo vaccino venne inoculato in un bambino di 8 anni nel 1796 dallo scienziato inglese Edward Jenner. L’idea era semplice: iniettando una piccolissima dose di un virus si insegna al sistema immunitario a combatterlo sviluppando gli anticorpi necessari che possono entrare in azione nel caso avvenga un reale attacco.

Oggi esistono diverse tipologie di vaccini: quando si viaggia all’esterno per andare in vacanza (o per lavoro) in zone esotiche è spesso consigliabile vaccinarsi per viaggiare in sicurezza e non contrarre malattie strane. Lo studio realizzato dai ricercatori dell’università di Birmingham è stato compiuto solo su vaccini antinfluenzali, ma non si esclude che la sua validità possa benissimo essere estesa anche per altre tipologie di vaccino. Dei 250 pazienti, metà è stata vaccinata alla mattina tra le 9 e le 11, e l’altra metà tra le 15 e le 17. A distanza di un mese si è verificato che la maggiore concentrazione di anticorpi era presente nei pazienti del primo gruppo.

È quindi inequivocabile che l’utilità del vaccino sia cambiata a seconda dell’orario di somministrazione. Ciò che resta fondamentale è non pensare che oggi vaccinarsi possa essere pericoloso. La vaccinazione rappresenta un baluardo importantissimo per garantire la salute di tutta la comunità. È irresponsabile il comportamento di chi teme che che la vaccinazione possa avere conseguenze negative per la salute. I vaccini antinfluenzali funzionano, e lo dimostrano i dati statistici, ma se si ricevono al mattino, funzionano meglio.

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