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Sembrano innocue formiche ma in realtà sono piccoli insetti che pungono: da dove arrivano e come allontanarli

C'è chi li confonde con semplici formiche, ma hanno un modo singolare di pungere e infestare casa...

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

A prima vista possono sembrare formiche qualsiasi, magari un po’ più scure e minute del solito. Ma se le guardi meglio puoi capire che non sono affatto così innocue. Questi minuscoli insetti neri che a volte si aggirano tra vecchi mobili si chiamano Sclerodermus domesticus, e dietro il loro aspetto quasi banale si nasconde una biologia tanto affascinante quanto scomoda.

Formiche che pungono: come si diffondono?

Lo scleroderma, come viene più comunemente chiamato, è un imenottero parassitoide della famiglia dei betillidi. Non forma colonie né ha una struttura sociale organizzata come le vere formiche. Vive da solo e si fa notare solo in ambienti molto specifici: quelli infestati dai tarli del legno. Non a caso è conosciuto anche come “l’amico degli antiquari“, perché ama nascondersi tra i mobili antichi, magari quelli ereditati dalla nonna o recuperati al mercatino dell’usato.

Le sue larve si nutrono proprio delle larve di tarlo. La femmina dello scleroderma infatti depone le uova all’interno dei corpi paralizzati dei tarli del legno, dopo averli colpiti con il suo aculeo. Un gesto che sembra uscito da un film di fantascienza, ma che in natura è perfettamente funzionale alla sopravvivenza della specie. Le larve nascono e si nutrono delle vittime ancora vive, crescendo all’interno del legno.

C’è da preoccuparsi se pungono?

Il problema nasce quando questi insetti, oltre ad attaccare i tarli, si trovano a stretto contatto con noi. Sebbene le femmine pungano solo per immobilizzare le prede, può capitare che reagiscano anche al contatto umano. Basta schiacciarle per errore, toccare un mobile infestato o semplicemente ritrovarsele in casa. Il risultato? Una puntura acuta e dolorosa, descritta da molti come simile a quella di una vespa, ma con un effetto più prolungato. In alcuni casi compaiono gonfiore, prurito, arrossamento o piccole vesciche.

Fortunatamente, non si tratta di insetti pericolosi per la salute: non sono velenosi in senso stretto e non trasmettono malattie. In soggetti allergici o particolarmente sensibili è comunque consigliabile non sottovalutare le reazioni. E in caso di più punture o sintomi persistenti, meglio consultare un medico.

Formiche, tarli e legno: il legame da evitare

Ma da dove arrivano questi insetti così particolari? La risposta è nei tarli. Lo scleroderma domesticus non vive in ambienti qualsiasi: si insedia solo dove trova larve di tarlo. Questo significa che se in casa non ci sono mobili infestati, difficilmente vedrete uno di questi insetti gironzolare. È anche per questo che non ha grande capacità di diffondersi: le femmine, infatti, non hanno ali. Solo i maschi le possiedono, ma sono piccoli, deboli e vivono pochissimo.

Per allontanarli, quindi, bisogna eliminare i tarli. Esistono trattamenti professionali antitarlo molto efficaci, tra cui la fumigazione e il riscaldamento del legno a temperature letali per le larve. Una volta scomparsi i tarli, anche lo scleroderma sparirà per mancanza di ospiti.

Insomma, se notate piccoli insetti neri simili a formiche nei pressi di vecchi mobili che avete a casa, non sottovalutateli. Potrebbero essere i segni di una presenza ben più radicata. E, a quanto pare, anche un po’… pungente.

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