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Non farti ingannare dal mare caraibico, questa è la spiaggia più inquinata d'Italia

Alcune spiagge italiane non hanno nulla da invidiare al fascino dei Caraibi, ma nascondono una problematica ambientale di vasta portata.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Le Spiagge Bianche in Toscana, conosciute come i “Caraibi italiani”, sembrano un paradiso tropicale, ma nascondono un segreto oscuro. Queste spiagge artificiali sono il risultato di un secolo di rifiuti industriali chimici scaricati in mare. Ma le spiagge italiane inquinate dove vige il divieto di balneazione sono tantissime.

Non sono i Caraibi: il paradosso delle Spiagge Bianche di Rosignano

Partiamo dal caso delle Spiagge Bianche di Rosignano, in Toscana. Ogni fine settimana, con l’arrivo dell’estate, migliaia di persone affollano questi cinque chilometri di costa sabbiosa alla ricerca del “sogno caraibico”. Ma sai che il colore di queste spiagge così bianche è dovuto ai circa 100 anni di rifiuti industriali chimici scaricati in mare?

Nel 1913, un famoso inventore e industriale belga di nome Ernest Solvay costruì uno stabilimento chimico per la produzione di carbonato di sodio vicino alla costa toscana, sotto Livorno. Qui c’erano tutte le materie prime necessarie per la produzione di carbonato di sodio: il calcare dalle cave locali, il sale e l’acqua di mare. L’industria chimica ha trasformato queste terre, che erano quasi disabitate, in un luogo in cui si sono sviluppate case per i lavoratori, scuole, chiese e ospedali. La zona diventò così importante che nel 1917 è stata rinominata Rosignano Solvay, in onore della fabbrica stessa.

Tuttavia, durante il complesso processo di produzione del carbonato di sodio, il calcare e il sale, che spesso contengono impurità di metalli pesanti, vengono polverizzati e le impurità vengono rilasciate direttamente in mare insieme ai residui di calcare, modificando letteralmente il paesaggio circostante.

Spiagge italiane dove vige il divieto di balneazione: quali sono

Purtroppo, in Italia le acque inquinate sono tantissime, tanto che esistono alcune spiagge che si sono meritate la “bandiera nera” e addirittura il divieto di balneazione. Si tratta di alcuni provvedimenti tremendi, dovuti agli scarichi industriali, ai rifiuti domestici e urbani e alle difficoltà di un loro smaltimento, ma anche alla presenza di pericolosi batteri.

Ad esempio, in Toscana sono diverse le spiagge vietate alla balneazione, per motivi dovuti essenzialmente ai cambiamenti climatici che influenzano le precipitazioni e i sistemi fognari. Se per le Spiagge Bianche di Rosignano è stato revocato il divieto di balneazione dovuto alla presenza di inquinanti industriali in mare, ad Orbetello, non è balneabile l’area compresa tra il canale di Ansedonia e i 100 metri sulla sinistra idraulica del canale della Tagliata. Idem per la spiaggia di Salivoli, vicino Piombino.

Nel Lazio, per il 2024, sono stati indicati dieci litorali da evitare. Ad esempio, ci sono la spiaggia di Tarquinia in provincia di Viterbo, oltre a quelle di Civitavecchia, Santa Marinella, Cerveteri, Ladispoli, Fiumicino, Roma, Pomezia e Ardea, etichettate come “non sicure” da Regione Lazio. Non balneabile anche un tratto di costa a Montalto di Castro, fino alla foce del fiume Fiora, già però inaccessibile al pubblico.

Scendendo in Campania, l’ARPAC ha segnalato che diverse spiagge di Capaccio ed Eboli presentano il superamento dei limiti legali per alcuni batteri potenzialmente pericolosi. Lo stesso è avvenuto a Genova, dove sono state interdette alla balneazione le spiagge di Priaruggia, Boccadasse, Lungomare di Pegli e Levante Torrente Rexello.

Lo stesso è avvenuto a Messina, dove un’ordinanza sindacale ha vietato la balneazione in diversi tratti di mare per via della presenza di elevati livelli di inquinanti chimici e biologici.

La spiaggia con le acque più azzurre del mondo si affaccia sull’Adriatico

L’agenzia di affitti vacanze CV Villas ha compilato una lista delle spiagge con le acque più azzurre al mondo, basandosi su dati ottenuti da immagini satellitari.

Particolarmente degna di nota è la spiaggia che si è posizionata al primo posto di questa speciale classifica, conosciuta come Spiaggia degli Specchi in Albania o Pasqyra. Questo risultato è stato ottenuto attraverso un rigoroso studio che ha confrontato immagini satellitari di 200 spiagge globali, utilizzando codici colore digitali.

Situata sul Mar Ionio, la bellezza di Pasqyra non è solo dovuta al colore azzurro delle sue acque, ma anche ai suoi paesaggi mozzafiato e all’atmosfera unica che offre ai visitatori. Questa classifica potrebbe attirare l’attenzione dei viaggiatori desiderosi di esplorare una delle meraviglie nascoste dell’Adriatico.

La spiaggia è incorniciata da colline verdi e foreste di pini che creano uno sfondo suggestivo per il mare turchese. I visitatori possono esplorare non solo le acque limpide, ideali per lo snorkeling e il nuoto, ma anche le scogliere circostanti che offrono panorami spettacolari sul mare e sulle baie nascoste.

Inoltre, Pasqyra è situata in prossimità di siti storici e culturali, come antichi villaggi e rovine, che aggiungono un fascino unico all’esperienza di visita. I visitatori hanno l’opportunità di immergersi nella cultura locale, gustando la cucina tradizionale albanese e partecipando a eventi e feste locali. Questa combinazione di bellezza naturale, storia e cultura rende Pasqyra una destinazione straordinaria per i viaggiatori in cerca di un’esperienza autentica e indimenticabile sulle coste dell’Adriatico.

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