Che sia per misurare uno scaffale, per appendere un quadro all’altezza che vogliamo o magari per rifinire l’orlo di un paio di pantaloni: tutti hanno avuto fra le mani, almeno una volta nella vita, un metro a nastro. Anzi, da piccoli, molti ci hanno anche giocato srotolandolo e riavvolgendolo infinite volte. Dal tipico colore giallo, con le tacche nere a indicare i centimetri e i pollici, questo oggetto comune solitamente ha una lunghezza variabile dai tre ai cinque metri per i formati casalinghi.
Oltre alle lineette nere che indicano i centimetri, aguzzando un po’ la vista, si riconoscono altri piccoli elementi che agevolano le misurazioni ma che possono non essere individuati a una prima occhiata. Per esempio, vi siete mai chiesti a cosa servano i piccoli rombi neri che si ripetono intercalati ai centimetri e ai pollici?
Intanto, sappiate che la loro distribuzione lungo il nastro non è casuale ma corrisponde a una precisa unità di misura. Fateci caso: il diamantino nero si trova a 19,2 pollici, poi a 38,4 pollici quindi a 57,6 e così via. Come riporta rimediincasa.it, lo stesso intervallo è contrassegnato come 8 piedi e si tratta di una misura molto utilizzata oltreoceano. In particolare, vi si ricorre in caso di lavori edilizi perché fa risparmiare tempo rispetto all’utilizzo di unità di misura più piccole.
Ma il quadrato nero non è il solo elemento che va ad aggiungersi ai centimetri e ai pollici. Può capitare, infatti, di trovare stampate altre cifre o simboli (in colore nero o rosso) che hanno diverse funzioni. Per esempio, a inizio metro c’è sempre, per legge, l’indicazione della lunghezza totale del metro a nastro che abbiamo in mano. I segnapiedi, invece, sono le linee più lunghe indicate sul metro e possono estendersi per tutta la lunghezza del nastro. Insomma, ogni elemento anche piccolo serve per aiutarne l’utilizzo, casalingo o professionale che sia.