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Nave aliena intercettata "in arrivo sulla Terra per testare la nostra intelligenza": cosa svela lo scienziato

Tra scienza e fantascienza: l'oggetto interstellare che sfida la nostra comprensione dell'universo e le audaci teorie di un astrofisico di Harvard

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Un misterioso oggetto interstellare, battezzato 3I/ATLAS, sta solcando l’universo a una velocità impressionante di 221.000 km all’ora, e sta scatenando un acceso dibattito tra gli esperti e gli scienziati di tutto il mondo. Ma se per molti si tratta semplicemente di una cometa, il professor Avi Loeb, un eminente ed influente astrofisico di Harvard, invece ha avanzato una teoria ben più audace: secondo la sua teoria, l’oggetto potrebbe essere una nave aliena, inviata per testare la nostra intelligenza.

Un bagliore anomalo che accende il mistero

La speculazione su 3I/ATLAS non si ferma alle mere ipotesi. Recenti studi suggeriscono che l’oggetto stia “generando luce propria”, un dettaglio che ha ulteriormente alimentato la tesi di Loeb. Il professore sostiene che il bagliore concentrato non sia compatibile con la tipica riflessione della luce solare di una cometa. Al contrario, lo paragona a un “veicolo che accende i fari“, arrivando a ipotizzare addirittura che possa trattarsi di un’astronave alimentata da energia nucleare. Questa sua convinzione controversa ai più, lo ha portato a sostenere che non si dovrebbe ignorare la possibilità che a bordo ci siano degli alieni.

L’audace ipotesi dello scienziato

Nonostante la maggioranza degli scienziati ritenga le sue idee “selvaggiamente imprecise“, Loeb è convinto che si debba agire. Ha calcolato una serie di manovre per avvicinarsi a 3I/ATLAS, suggerendo l’uso di due veicoli spaziali esistenti:

  • Juno: La sonda della NASA, lanciata nel 2011 per studiare Giove, potrebbe accelerare di 2,6 km/s il 14 settembre 2025. Se così facesse, secondo i calcoli di Loeb, potrebbe incontrare 3I/ATLAS il 14 marzo 2026 per “sondarne la natura da una distanza ravvicinata”. La sonda, che attualmente si trova in orbita intorno a Giove, potrebbe sfruttare la vicinanza di 3I/ATLAS per deviare il suo percorso e tentare l’incontro.
  • Mars Reconnaissance Orbiter (MRO): Loeb propone anche di sfruttare il passaggio di 3I/ATLAS vicino a Marte in ottobre. La telecamera ad alta risoluzione di MRO, la HiRISE, potrebbe catturare immagini dettagliate dell’oggetto, che il 3 ottobre si troverà a 29 milioni di chilometri da Marte, per poi avvicinarsi a soli 2,7 milioni di chilometri in pochi giorni.

Intercettare un oggetto lanciato a tutta velocità

L’idea di intercettare 3I/ATLAS, un “visitatore dallo spazio profondo”, presenta sfide veramente notevoli anche per l’avanzata tecnologia di cui dispone l’uomo oggi. La sua velocità è un ostacolo imponente e molti esperti dubitano che una manovra del genere sia fattibile. Tuttavia, Loeb insiste sul fatto che l’avvicinamento dell’oggetto a Giove offra un’opportunità “rara” per deviare la rotta di Juno e tentare l’incontro. Egli ritiene che, anche se l’oggetto è una cometa, studiarlo più da vicino sarebbe per l’uomo un’occasione unica per acquisire nuove conoscenze scientifiche sull’universo.

Che si tratti di una cometa o di qualcosa di più straordinario, l’oggetto interstellare 3I/ATLAS ha già acceso l’immaginazione e la curiosità di molti, spingendo la comunità scientifica a riconsiderare i confini del conosciuto e a esplorare possibilità che in passato sarebbero state liquidate come fantascienza.

Mentre il dibattito continua tra scetticismo e meraviglia, la storia di 3I/ATLAS ci ricorda l’importanza di mantenere una mente aperta e di perseguire la curiosità con rigore scientifico.

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