Da settimane il misterioso oggetto interstellare 3I/ATLAS alimenta teorie, inquietudini e una lunga scia di domande senza risposta. Prima le speculazioni sul fatto che potesse essere una sorta di “astronave aliena”, poi i silenzi della NASA e la totale incertezza sulle sue origini. Ma la grande conferenza stampa dell’Agenzia Spaziale statunitense ha finalmente messo un punto – almeno in parte – alle ipotesi più estreme, aprendo però un nuovo, sorprendente capitolo che riguarda la possibilità di antiche forme di vita nel nostro sistema solare. Un annuncio che nessuno si aspettava davvero.
- 3I/ATLAS NON è una nave spaziale, ma resta un oggetto unico nel suo genere
- Le nuove immagini: ora possiamo “vederlo” da più vicino
- Elon Musk rilancia il dubbio: “Non escluderei nulla”
- La vera sorpresa: NASA parla di “segnali di vita antica”
- Il 19 dicembre 2025 sarà il giorno della verità
3I/ATLAS NON è una nave spaziale, ma resta un oggetto unico nel suo genere
La conferenza si è aperta con un messaggio chiaro: secondo la NASA, 3I/ATLAS non è un veicolo artificiale, né presenta prove che indichino un’origine intelligente. È “un oggetto cometario interstellare”, il terzo mai osservato entrare nel nostro sistema solare da un’altra regione della galassia.
Un chiarimento ripetuto più volte dai vertici dell’Agenzia, quasi a voler spegnere definitivamente le aspettative (o le paure) nate online, complici anche le dichiarazioni del fisico Avi Loeb, che da tempo ipotizza che alcuni oggetti interstellari possano essere sonde aliene.
Eppure, pur ribadendo la natura “cometaria”, NASA ha ammesso che 3I/ATLAS presenta caratteristiche insolite:
- arriva a una velocità impressionante, circa 130.000 mph
- potrebbe provenire da un sistema stellare più antico del nostro
- porta con sé informazioni uniche, una sorta di finestra sul passato remoto della galassia
Il responsabile scientifico Tom Statler ha usato un’immagine potente: “3I/ATLAS è un frammento di un sistema nato molto prima del nostro Sole. Studiare questo oggetto è come osservare un pezzo di storia cosmica primordiale”.
Le nuove immagini: ora possiamo “vederlo” da più vicino
Durante l’evento, NASA ha diffuso una serie di foto scattate dalla HiRISE, la potentissima fotocamera a bordo della Mars Reconnaissance Orbiter. Per quasi vent’anni ha fotografato solo la superficie di Marte, ma per l’occasione è stata orientata verso il cielo.
Le immagini mostrano un corpo luminoso avvolto in una debole chioma gassosa: esattamente ciò che ci si aspetta da una cometa, anche se con una forma e una rotazione che alcuni astrofotografi descrivono come “insolite”. Questo ha riacceso le discussioni sulla vera natura dell’oggetto, amplificate dal fatto che perfino Loeb, da tempo, osserva anomalie nel modo in cui 3I/ATLAS sembra ruotare nello spazio.
Elon Musk rilancia il dubbio: “Non escluderei nulla”
Sui social, quasi in parallelo alla conferenza, Elon Musk è intervenuto alimentando curiosità e scetticismo. Pur senza insinuare direttamente un’origine extraterrestre, ha lasciato intendere di non essere del tutto convinto dalle spiegazioni ufficiali, aggiungendo ulteriore benzina al dibattito.
La vera sorpresa: NASA parla di “segnali di vita antica”
Quello che nessuno si aspettava è arrivato nella seconda metà dell’incontro. Amit Kshatriya, tra i massimi responsabili NASA, ha spiegato che nelle ultime analisi delle sonde su Marte sono stati individuati dati che potrebbero rappresentare un segnale di antica vita microbica. Non una prova definitiva, ma qualcosa che la NASA definisce “promettente” e “coerente con certe firme biologiche”.
Non si tratta quindi di vita aliena contemporanea, ma di possibili tracce rimaste per miliardi di anni sulla superficie del pianeta rosso. Un annuncio bomba che ha quasi oscurato la questione 3I/ATLAS.
Il 19 dicembre 2025 sarà il giorno della verità
Secondo Avi Loeb, la vera natura dell’oggetto si capirà quando transiterà alla distanza minima dalla Terra: il 19 dicembre 2025. Quello sarà il momento decisivo per:
- analizzare in dettaglio traiettoria e composizione
- verificare definitivamente se si tratta di una cometa
- scartare o confermare ipotesi più audaci
Ufficialmente, 3I/ATLAS è una cometa. Ufficiosamente, la NASA non esclude che possa nascondere informazioni cosmiche preziosissime, forse più antiche del nostro sistema solare.
E mentre l’Agenzia smentisce astronavi e intelligenze extraterrestri, è proprio l’altra rivelazione – la possibile traccia di antica vita su Marte – a riaccendere la sensazione che un pezzo della verità stia iniziando ad affiorare.