C’è uno strano “visitatore interstellare” che sta attirando l’attenzione del mondo scientifico e mediatico, anche perché Elon Musk ne ha parlato direttamente, commentandone il passaggio. Il celebre imprenditore ha lanciato un allarme clamoroso, evocando scenari che definire catastrofici è un eufemismo. E oggi, 19 novembre, il corpo celeste sarà ben visibile dalla Terra, facendo sì che alla vicenda si aggiunga quel pizzico di mistero.
- 3I/Atlas: un oggetto interstellare enigmatico, tra ipotesi scientifiche e timori
- Elon Musk lancia l’allarme per la Terra: “se devia, potrebbe obliterare un continente”
- 3I/Atlas sarà visibile dalla Terra
3I/Atlas: un oggetto interstellare enigmatico, tra ipotesi scientifiche e timori
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Gli astronomi lo hanno individuato lo scorso 1° luglio: un oggetto delle dimensioni di Manhattan, denominato 3I/ATLAS, è il terzo “visitatore interstellare” mai osservato dopo ‘Oumuamua e Borisov. Da allora, la sua natura continua a sfuggire a ogni tentativo di catalogazione.
L’oggetto sta attraversando il Sistema Solare a un’incredibile velocità di circa 210 km all’ora, in rotta di uscita, come se fosse in viaggio da miliardi di anni.
Eppure, qualcosa non torna. Mentre passava vicino al Sole lo scorso 30 ottobre, 3I/ATLAS avrebbe mostrato accelerazioni non gravitazionali inspiegabili, un comportamento mai associato con certezza né alle comete né agli asteroidi. Non solo: gli strumenti hanno captato anche un segnale radio proveniente dal corpo celeste, alimentando il dibattito sui possibili scenari. Il fisico Avi Loeb, già noto per le sue teorie su ‘Oumuamua, ha dichiarato che l’oggetto presenta anomalie tali da non poter escludere che si tratti di un artefatto extraterrestre.
Elon Musk lancia l’allarme per la Terra: “se devia, potrebbe obliterare un continente”
A rendere la vicenda ancora più rumorosa è stato Elon Musk, che al podcast di Joe Rogan ha commentato la natura di 3I/ATLAS con la cautela che gli è tipica solo quando parla di minacce esistenziali. Pur riconoscendo che si tratta probabilmente di un oggetto naturale, Musk non ha escluso che possa essere alieno. E soprattutto ha avvertito il mondo intero che, qualora deviasse dalla traiettoria prevista, potrebbe rappresentare una minaccia capitale.
Gli astronomi stimano che il punto di massimo avvicinamento alla Terra avverrà il 19 dicembre, a circa 270 milioni di km. Una distanza enorme, al di fuori di qualsiasi rischio di impatto. Ma Musk invita comunque a non abbassare la guardia: anche uno scarto minimo nella rotta potrebbe trasformare 3I/ATLAS in un pericolo globale.
Secondo lui, l’oggetto sarebbe in grado di “obliterare un continente” e “forse fare peggio”, arrivando a “uccidere la maggior parte della vita umana” se colpisse il nostro pianeta. Un’ipotesi estrema, certo, ma che ha alimentato l’attenzione pubblica e spinto molti a seguire con apprensione gli aggiornamenti degli astronomi.
In ogni caso, la comunità scientifica continua a monitorare 3I/ATLAS con tutte le tecnologie disponibili. La sua traiettoria appare stabile e gli strumenti di tutto il mondo – dai radiotelescopi ai tracciatori ottici – sono puntati su di lui.
3I/Atlas sarà visibile dalla Terra
Proprio oggi, 19 novembre, 3I/ATLAS diventerà visibile anche agli osservatori terrestri: un passaggio non ravvicinato, ma abbastanza brillante da poter essere individuato dalle principali piattaforme astronomiche e – nelle condizioni migliori – anche con piccoli telescopi amatoriali. La sua luminosità insolita, causata in parte dall’attività registrata durante il perielio, renderà l’evento particolarmente suggestivo per appassionati e curiosi.
Che si tratti di una cometa anomala, di un asteroide interstellare, di un relitto di un altro sistema solare o davvero di un manufatto alieno, 3I/ATLAS rimarrà comunque uno degli oggetti più enigmatici e discussi degli ultimi anni. Capace anche di farci venire qualche brivido!