Pastiera, l’errore che rovina il dolce: c’entra la ricotta

La preparazione della tipica pastiera napoletana richiede attenzione, soprattutto in alcuni suoi passaggi fondamentali.

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Redazione Supereva

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Ha il profumo della festa e della famiglia ed è immancabile sulle tavole napoletane della tradizione pasquale: parliamo della pastiera. Il dolce (assolutamente irresistibile) a base di ricotta è una vera e propria leccornia tramandata nei secoli e la sua preparazione richiede una cura speciale. Si tratta, infatti, di una ricetta antica che, anche in virtù della sua storia, merita di essere rispettata e seguita passo per passo, dall’impasto della frolla alla farcitura.

Pastiera: il segreto è nella ricotta

È sufficiente, infatti, anche un piccolo errore o un inconveniente per compromettere il risultato finale. In particolare, è bene stare molto attenti a come si tratta la ricotta, fra gli ingredienti fondamentali della pastiera tradizionale napoletana.

Il primo passaggio consiste nel lasciare sgocciolare il formaggio, un’operazione che richiede tempo e pazienza. Il consiglio, infatti, è lasciare che la ricotta perda il suo liquido almeno per due ore. Solo trascorso il tempo necessario, si può procedere oltre mettendola a macerare con lo zucchero.

Quest’attesa, per quanto impegnativa (ricordatevi, quindi, di calcolare i tempi di preparazione quando volte portarla in tavola), è imprescindibile. Se la ricotta non ha perso tutto il liquido, infatti, il rischio è che questo impregni troppo la frolla durante la fase di cottura, facendo perdere al dolce la consistenza ideale.

Attenzione alla frolla

Il secondo passaggio da non sottovalutare, poi, riguarda proprio la frolla: la regola di base è più a lungo la si lavora e più diventa dura. Mai esagerare, quindi, nella manipolazione dell’impasto in modo che questo mantenga la friabilità delle migliori pastiere e non diventi, invece, un biscotto. Meglio, invece, manipolare la frolla in modo rapido e poi riporla nel frigorifero perché riposi.

Questi due semplici accorgimenti non solo renderanno più agile la preparazione ma anche sicuro il buon risultato sulla tavola di Pasqua. A questo non resta che provare e poi… assaggiare.

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