Pesto, l’errore che fai mettendolo in padella: come cucinarlo

Se ogni volta che prepari il pesto in casa non sei soddisfatta del risultato a tavola, questi sono i consigli che fanno per te.

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Il pesto è una delle alternative più comuni alla salsa di pomodoro per condire un piatto di pasta che incontri anche il gusto dei più piccoli. Particolarmente popolare in cucina, infatti, il pesto richiede pochi ingredienti ma di ottima qualità. Eppure, la semplicità della ricetta non sempre fa rima con un risultato soddisfacente sulla tavola. Il motivo? Uno o più errori che commettiamo nella preparazione del piatto senza che ce ne rendiamo conto. Così, basta correggere qualche passaggio per perfezionare il nostro pesto.

Che sia quello tradizionale genovese con il basilico o altre versioni con erbe a foglia sminuzzate (per esempio, menta, prezzemolo, aneto e origano), il pesto non deve essere passato in padella. A differenza, infatti, di altri sughi che vanno scaldati prima di aggiungerli alla pasta, se messo in pentola, il pesto disperde sapore e colore. Le foglie delicate rischiano, così, di diventare meno gustose una volta portate a tavola.

Il momento migliore, dunque, per incorporare il pesto alla pasta – riporta mashed.com – è esattamente alla fine, quando la pasta è cotta a puntino. Sarà sufficiente trasferirla in una ciotola sufficientemente ampia, quindi versarvi il pesto e mescolare per bene. Se necessario, poi, si può aggiungere un mestolo dell’acqua di cottura della pasta: questa scalderà la nostra salsa senza cuocerla, migliorandone la consistenza finale.

Ovviamente, poi, tra gli altri consigli utili per un pesto perfetto non dobbiamo dimenticare di aggiungere i pinoli o, se vogliamo variare, le noci tostate per qualche minuto (in una teglia o nel microonde). Il tocco immancabile, poi, è dato dal formaggio che deve essere rigorosamente il parmigiano per poter ottenere la consistenza desiderata. Si può, invece, evitare l’aglio o utilizzarne in minima quantità e, per contrastarne l’intensità, aggiunge qualche goccia di succo di limone o aceto. Infine, un’altra regola non derogabile riguarda l’olio: non può che essere extravergine di oliva.

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