Pomodori, se li mangi avrai questo unico svantaggio

Rossi, gialli o verdi, i pomodori sono ricchi di proprietà nutritive , molto versatili e fanno bene alla linea: attenzione però a questo dettaglio

15 Marzo 2022

Sono buoni con un filo di olio e un pizzico di sale su una fetta di pane o in un ragù ricco e gustoso, crudi, cotti o anche essiccati: i pomodori sono tra gli elementi culinari più caratteristici del nostro paese, molto versatili, praticamente sempre disponibili e anche molto importanti per la linea.

Sono così ampiamente utilizzati che è quasi impossibile guardare il menu di qualsiasi ristorante e non vedere almeno un piatto di pomodoro.

La popolarità del pomodoro non è stata sempre così in auge: in realtà erano temuti ed evitati fino al 1800 circa, a causa del loro legame con la famiglia della belladonna e le proprietà delle piante erano ritenute tossiche. Tuttavia, attualmente le cose sono cambiate tanto che i pomodori sono secondi soltanto alle patate come verdura più consumata.

I vantaggi nel consumare regolarmente pomodori sono fuori discussione: questi ortaggi dai colori accesi sono delle vere e proprie “centrali energetiche” contenenti antiossidanti, vitamina C, vitamina A, fibre alimentari, potassio, vitamina K, vitamina E, niacina, magnesio e altro ancora. Basti pensare, per esempio, che una tazza di pomodorini contiene il 32% del valore giornaliero raccomandato di vitamina C. 

Inoltre spiccano altri nutrienti come il licopene, sostanza caratteristica dei pomodori, che si dice mitighi l’infiammazione, sostenga la salute della pelle e degli occhi e promuova le proprietà antitumorali. Esso, poi, può aiutare a promuovere la salute delle ossa, ridurre al minimo i lividi sulla pelle, abbassare la pressione sanguigna e il colesterolo, nonché contribuire alla produzione di serotonina.

Insomma i pomodori fanno bene praticamente dalla testa ai piedi, c’è soltanto un unico svantaggio che forse non conoscete. Come le melanzane e i peperoni, abbiamo accennato al fatto che i pomodori fanno parte della famiglia delle belladonna: essi contengono dunque alcaloidi, che potrebbero contribuire a peggiorare l’insorgenza dei tipici sintomi della sindrome dell’intestino irritabile. Sconsigliati anche per chi soffre di reflusso e mal di stomaco.

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