La prossima estate potrebbe non essere la stagione del sole e delle gite all’aperto che tutti sperano. Alle previsioni del tempo si affianca anche una profezia, legata a un’antica tradizione europea e che non lascia molto spazio all’ottimismo. Anzi, ci invita già a preparare l’impermeabile e a rinunciare, almeno in parte, alle prospettive di trovarci di fronte ad un’estate 2025 calda e luminosa. Non arriva dallo studio di dati meteorologici da satellite né di complessi modelli climatici avanzati, ma da un rituale curioso e radicato nella cultura di un paese europeo… Che, a quanto pare, ci prende sempre!
- Un'estate bagnata all’orizzonte? La previsione del Böögg
- Il verdetto del Böögg: ci troveremo di fronte ad un’estate bagnata
- Possiamo affidarci alla previsione del Böögg?
Un’estate bagnata all’orizzonte? La previsione del Böögg
Ogni anno, durante la primavera, nella città di Zurigo va in scena un rito che affonda le sue radici nel folklore svizzero e che – seppur lontano dalla scienza – riesce sempre ad attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media a causa della sua capacità di prevedere il meteo.
Si tratta del Sechseläuten, l’antica cerimonia in cui si dà fuoco al Böögg, un pupazzo che raffigura un grande pupazzo di neve imbottito di petardi.
Secondo la leggenda, il tempo impiegato dalla testa del Böögg per esplodere sarebbe in grado di effettuare una previsione sulla qualità dell’estate in arrivo: più tardi esplode, peggiore sarà. E quest’anno il responso è stato tutt’altro che rassicurante.
Il verdetto del Böögg: ci troveremo di fronte ad un’estate bagnata
Durante la cerimonia di Sechseläuten 2025 la testa del Böögg è esplosa dopo ben 26 minuti e 30 secondi, uno dei tempi più lunghi registrati negli ultimi anni.
La tradizione vuole che questo sia un chiaro presagio del fatti che ci troveremo di fronte ad un’estate fredda, instabile e piovosa.
La notizia non ha tardato a fare il giro dei media svizzeri e del mondo intero, sebbene – è bene sottolinearlo – la “profezia” del Böögg non abbia alcun fondamento scientifico. Però stranamente ci becca sempre!
La cerimonia si è svolta come da tradizione a Zurigo, dove ha coinvolto oltre 3.500 membri delle corporazioni cittadine in una sfilata con carrozze, bande musicali e cavalli, fino al momento clou del rogo. Il pupazzo, alto dieci metri, è stato acceso con solennità e, come ogni anno, l’intera nazione ha atteso il boato finale come se da esso dipendesse davvero l’andamento climatico della bella stagione.
Possiamo affidarci alla previsione del Böögg?
Anche se la previsione del Böögg va presa con il giusto spirito, il verdetto ha colpito immediatamente l’immaginazione di tutti coloro che sono venuti a sapere dell’esito di questa notizia. L’estate 2025 sarà all’insegna della pioggia e del cielo grigio potrebbe diventare realtà.
Come abbiamo accennato, il Böögg spesso ci azzecca e qualora il meteo dovesse essere inclemente anche questa estate, non sarebbe la prima volta che la corrispondenza tra il rituale e l’effettivo meteo alimentano il mito. E poco importa se si tratta solo di una suggestione: per molti, il consiglio è chiaro – quest’anno avremo più volte l’ombrello in mano che i sandali ai piedi!
Che ci si creda o no, il messaggio del Böögg per quest’anno è arrivato forte e chiaro. E se l’estate sarà davvero bagnata, almeno potremo dire di essere stati avvisati… col botto.