Sai perché i cinesi mangiano con le bacchette?

Abilissimi con i bastoncini di legno, anche quando si tratta di afferrare un singolo chicco di riso: ecco perché i cinesi mangiano con le bacchette

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Vi siete mai chiesti perché i cinesi, ma anche i giapponesi, utilizzano le bacchette per mangiare? Le impugnano in un modo del tutto particolare e le muovono con una maestria invidiabile, anche quando nella ciotola è rimasto soltanto un chicco di riso (in questo ristorante vieni imboccato direttamente dai camerieri).

Confucio diceva: “L’uomo onorabile e retto si tiene ben lontano sia dal macello che dalla cucina. E non permette coltelli sulla sua tavola”. Il coltello, nella cultura asiatica, viene utilizzato soltanto per la preparazione dei cibi; il consumo di essi è affidato invece al cucchiaio o alle bacchette perché le porzioni sono generalmente piccole (Sushi, tutti i segreti per non sbagliare) e non serve dividerle in parti più piccole.

La funzione originale delle bacchette è quella di raffreddare il cibo molto velocemente: tirandolo su dall’acqua o dal brodo bollente, a contatto con l’aria, arriva molto presto ad una temperatura accettabile.

Ma quando hanno assunto il ruolo cardine nella cultura asiatica tanto da diventare un simbolo della società cinese? Fino intorno al 600 d.C. il cucchiaio era l’unica posata utilizzata, ma da quel momento in poi i cereali hanno iniziato ad assumere forme più complicate – si pensi ai noodles – e il cucchiaio non era più adatto.

Il primo ritrovamento di bacchette di bronzo risale al 1200 a.C.: sono state rinvenute in una tomba Shang e ciò porta a supporre che furono inizialmente i nobili ad usarle per nutrirsi.

Leggenda vuole che le bacchette assunsero la funzione che conosciamo oggi grazie alla concubina del burbero re Zhowang di epoca Shang (1600 a.C. al 1046 a.C.). La donna, Daji, si accorse che il cuoco di corte stava per servire al re un piatto troppo caldo (conosci l’intuizione geniale del cuoco della Regina Margherita? Il dolce che ha inventato), così ebbe l’istinto di imboccare il suo signore con due lunghe spille di giada. Il re trovò questo gesto estremamente seducente e l’usanza prese piede in tutto il regno.

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