Terza guerra mondiale, la previsione di Albert Einstein fa paura

Con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia torna a circolare una previsione di Albert Einstein sulla Terza Guerra Mondiale: ecco cosa disse

12 Ottobre 2023
Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

La recente escalation di violenza in Medio Oriente ha destato molte preoccupazioni a livello globale. Gli attacchi missilistici contro Israele hanno scosso il fragile equilibrio della pace mondiale, innescando timori di una possibile Terza Guerra Mondiale. Questo scenario inquietante è stato messo in luce dal professor Anthony Glees, un esperto di sicurezza internazionale. Tuttavia, va notato che questa prospettiva non è da sottovalutare, ma rappresenta un’ipotesi di lavoro piuttosto che una previsione certa.

La situazione attuale e il pericolo di un conflitto mondiale

La situazione attuale nel Medio Oriente ha innescato una serie di eventi che potrebbero teoricamente portare a una guerra su vasta scala coinvolgendo le principali potenze mondiali. Gli attacchi contro Israele hanno provocato una reazione in tutto il mondo, con l’Europa, la Russia, la Cina e la Corea del Nord che potrebbero essere trascinate in un conflitto crescente.

Secondo il professor Glees, anche gli Stati Uniti potrebbero essere coinvolti nel caso in cui i missili venissero lanciati contro il territorio alleato. Questa preoccupazione è stata espressa dal presidente Joe Biden e dai suoi capi di stato maggiore, che temono una “guerra multi-teatro” in rapida espansione.

La storia insegna che piccoli atti di vendetta possono innescare una reazione a catena incontrollabile, portando a conflitti su scala globale. Il professor Glees mette in guardia contro il pericolo di sottovalutare la situazione attuale, poiché una serie di eventi in rapida successione potrebbe sfociare in una guerra più ampia che coinvolgerebbe l’Europa occidentale, la Russia e potenzialmente anche altre potenze mondiali.

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Il conflitto in Israele e i timori per il futuro

Il timore di una “cascata di eventi” che conduce a una guerra su vasta scala è simile a quello che ha preceduto l’inizio della Prima Guerra Mondiale. Anche allora, molti non credevano che la guerra sarebbe stata combattuta, eppure è diventata una realtà che ha cambiato il corso della storia. Pertanto, è importante tenere presente che la storia potrebbe ripetersi se non si adottano misure per prevenire una tale escalation.

Le tensioni in corso in Medio Oriente sono complesse, con Israele colta di sorpresa da attacchi a sorpresa da parte di gruppi terroristici come Hamas. Quest’ultimo ha dichiarato apertamente il suo obiettivo di distruggere Israele, e gli attacchi miravano ai civili disarmati, causando violenze e tensioni crescenti.

La comunità internazionale deve prendere sul serio la situazione e lavorare insieme per prevenire una possibile escalation. La diplomazia, il dialogo e la cooperazione tra le nazioni sono fondamentali per evitare che una situazione già critica sfoci in una guerra su vasta scala.

La previsione del professor Anthony Glees riguardo a una possibile Terza Guerra Mondiale è un campanello d’allarme che non dovrebbe essere ignorato. Tuttavia, è fondamentale ricordare che il futuro non è scritto, e dipenderà dalle azioni e dalle decisioni delle nazioni del mondo nel tentativo di preservare la pace e prevenire un conflitto su vasta scala. La storia ci insegna che è possibile evitare simili disastri, ma solo se agiamo in modo responsabile e solidale a livello internazionale.

Il conflitto tra Russia e Ucraina

Dall’altra parte, non ci si può nemmeno dimenticare del conflitto tra Russia e Ucraina. Diversi osservatori di tutto il mondo sono piuttosto discordi su quanto sta avvenendo tra i due paesi, anche se una cosa è sicura: se Putin dovesse davvero invadere Kiev gli Stati Uniti invierebbero dei soldati contro i russi, coinvolgendo tutto il blocco NATO. Una mossa che senza ombra di dubbio trascinerebbe l’intero pianeta in un conflitto di portata incredibile e mai raggiunta prima nel corso della storia.

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In tutto questo, perciò, i timori della popolazione mondiale sono sempre di più, tant’è che in molti hanno rispolverato una citazione di Albert Einstein. Parole che il celebre fisico aveva pronunciato proprio parlando delle guerre mondiali, all’indomani della conclusione del secondo conflitto mondiale.

Io non so con quali armi sarà combattuta la Terza Guerra Mondiale – disse Einstein – ma la Quarta Guerra Mondiale sarà combattuta con pietre e bastoni”.

Una metafora ben chiara che voleva sottendere le possibilità distruttive che già all’epoca (Einstein morì nel 1955 ma quella sua citazione dovrebbe risalire a qualche anno prima, ovvero al 1949) avevano raggiunto le armi di distruzione di massa che, a maggior ragione oggi, porterebbero l’intero pianeta verso la catastrofe totale. Ovvero a passare, come nelle parole del fisico più famoso della storia, dalle incredibili capacità tecnologiche di oggi alle più rudimentali “pietre e bastoni”.

Einstein, d’altronde, nonostante i suoi studi si rivelarono fondamentali nello sviluppo della bomba atomica, si oppose sin dall’inizio all’utilizzo militare dell’energia nucleare e non fu parte del Progetto Manhattan (che portò alla realizzazione delle bombe che furono sganciate su Hiroshima e Nagasaki). Le sue parole, all’epoca, si riferivano quindi alle potenzialità distruttive dell’energia nucleare. Ma quanto suonano attuali anche al giorno d’oggi?

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