Toni Servillo è Berlusconi: la prima foto di "Loro" di Sorrentino

Toni Servillo è Silvio Berlusconi nella prima foto dal set di "Loro", il nuovo film di Paolo Sorrentino

8 Ottobre 2017
Fonte: Twitter

Toni Servillo è Silvio Berlusconi nella prima foto di “Loro”. L’attore è il protagonista del nuovo film di Paolo Sorrentino. Per ora il regista non ha ancora svelato nulla e gli attori sono ancora sul set per girare alcune scene. A stuzzicare la fantasia del pubblico però è arrivata un’immagine ufficiale in cui vediamo l’attore napoletano nei panni del politico.

L’immagine è stata pubblicata dalla Indigo Film, azienda produttrice della pellicola in coproduzione con Pathé che si occuperà delle vendite internazionali. In Italia il film è stato acquistato dalla Focus Features e verrà distribuito da Universal Pictures.

Secondo le prime notizie non è stato semplice per Toni Servillo calarsi nei panni di Silvio Berlusconi, ma guardando questa foto sembra che l’attore ci sia riuscito alla perfezione. Dopo “Il Divo”, in cui interpretava Andreotti, e “La Grande Bellezza”, con cui ha vinto l’Oscar, l’artista è tornato a lavorare con Paolo Sorrentino in “Loro”. D’altronde solo lui poteva vincere la sfida e riuscire a incarnare a pieno Silvio Berlusconi. L’ex premier che, dalla sua discesa in campo nel 1994 sino ad oggi, ha segnato inevitabilmente la politica e la scena italiana.

Per ricostruire la storia privata e pubblica del politico Sorrentino ha condotto lunghe ricerche insieme a Toni Servillo, incontrando anche Veronica Lario, ex moglie di Silvio Berlusconi. Nel frattempo cresce l’attesa per l’uscita del film “Loro”. Come sarà? A giudicare dalla foto l’attore napoletano è riuscito, almeno fisicamente, a imitare il Cavaliere, diventando il suo sosia.

Qualche tempo fa l’artista aveva svelato di calarsi così tanto nei panni dei suoi personaggi, da diventare un tutt’uno con loro: “Tutti giorni mi scrivo tutte le battute del personaggio su decine e decine di bloc-notes – aveva spiegato -, e, in questo atteggiamento materico, vi è il mio rapporto quotidiano con l’unità del personaggio. Me lo metto davanti, lo guardo nella sua complessità, in modo che, poi, rispetto al singolo frammento, posso essere quanto più possibile preparato”.

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