8 errori da non fare a Santo Stefano: c’entrano salmone e ananas

Le tavole delle feste rischiano di aumentare gli sprechi alimentari con un impatto devastante sull’ambiente: ecco come comportarsi

26 Dicembre 2022

Le giornate festive che stiamo trascorrendo sono l’occasione per passare più tempo con amici e famigliari che magari, nel resto dell’anno, non riusciamo a vedere quanto vorremmo. Così, pranzi e cene sono momenti preziosi di condivisione in cui vivere in tutto relax anche il semplice stare a tavola in compagnia. Quante volte, infatti, possiamo dire di godere davvero di un pasto, assaporando ciò che mangiamo e rilassandoci con le persone a noi care? Raramente, complici la vita frenetica, gli impegni e il lavoro.

Tuttavia, anche in questo Santo Stefano c’è una cosa che non dobbiamo dimenticare ed è il rispetto per l’ambiente, che rischia di essere intaccato dai nostro stressi sprechi alimentari. Proprio tra Natale e Capodanno aumenta la probabilità che si acquistino quantità di cibo di gran lunga maggiori rispetto a quanto ne consumiamo. E ce ne rendiamo conto quando ci tocca sparecchiare: ci ritroviamo con porzioni avanzate destinate, se va bene, a essere riscaldate il giorno dopo o, se va male, a essere cestinate.

L’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) evidenzia alcuni errori che si commettono con frequenza, correggendo i quali potremo ridurre gli sprechi in vista del Capodanno. È importante, innanzitutto, calibrare la spesa in modo da evitare surplus nel carrello di cui possiamo fare tranquillamente a meno. Da qui anche il secondo errore, ovvero badare alla quantità a discapito della qualità su, invece, non si deve transigere.

Nella selezione del menù, poi, attenzione a non sovrabbondare con carne e pesce, in particolare con il salmone privilegiando, invece, frutta e verdura. Che sia di stagione, però: spesso sulle tavole delle feste spunta l’ananas, la cui produzione e distribuzione sono tra le più impattanti sull’ambiente. E i cibi freschi sono da condire sul momento, direttamente in tavola, in modo da poter conservare ciò che rimarrà a fine pasto.

Se, poi, gli avanzi sono molti, non bisogna avere timore di offrire ai propri ospiti la possibilità di portarsi a casa qualcosa. Né tantomeno l’ospite deve sentirsi in vergogna nel chiederlo. Un altro errore da evitare consiste nel non leggere l’etichetta e, in particolare, la data di scadenza. È bene, invece, controllarla sempre per evitare di ritrovarsi con prodotti scaduti dopo pochi giorni. Infine, ENEA raccomanda di non gettare frutta e verdura ammaccate che possono essere utilizzate perfettamente per gustosi frullati. Queste piccole attenzioni faranno bene al portafoglio così come alla natura, oltre ad essere un atteggiamento etico rispetto a chi, quel cibo, non può nemmeno permetterselo.

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