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Annusare le puzzette è un toccasana, lo dice la scienza

Annusare le puzzette: la scienza diffonde un rapporto secondo il quale odorarle farebbe bene alla nostra salute

5 Maggio 2016
Fonte: flickr.com

Annusare le puzzette fa molto bene! Detta così sembrerebbe una dichiarazione di un folle, eppure una ricerca scientifica ha di recente dimostrato che annusare appunto l’odore delle puzzette, e non quello di una profumata pianta come il rosmarino, sarebbe un vero toccasana per la nostra salute. La notizia ovviamente ha creato due schieramenti opposti: da una parte c’è chi ride a crepapelle e dall’altra chi storce letteralmente il naso. Ma dove risiede la verità? Gli studiosi di Davon in Inghilterra hanno rilasciato sull’argomento informazioni precise e davvero sensazionali che lasciano senza parole.

Secondo infatti gli approfonditi studi effettuati nel tempo si è giunti a dichiarare con assoluta certezza che annusare le puzzette può non solo allungare la vita, ma anche allontanare il pericolo della demenza senile. Ma non finisce qui: gli scienziati sottolineano che anche chi soffre di malattie cardiache, di artrite o ancora di diabete, potrebbe trarre numerosi benefici odorando proprio scorregge. Potrebbe diventare dunque la medicina del futuro? Non manca chi scherzando afferma che i peti dovrebbero essere addirittura imbottigliati.

Da parte sua il dottor Mark Wood che ha preso parte alla ricerca nell’anno 2014, ha cercato di spiegare alle persone in una maniera molto semplice e soprattutto diretta, per quale motivo annusare le puzzette fa bene al nostro organismo. Il ricercatore ha dichiarato con fermezza che anche se il solfuro di idrogeno ha un odore forte, pungente, maleodorante, simile quasi alla puzza di uova marce, altro che buon profumo, è comunque prodotto naturalmente dal nostro corpo diventando in questo modo un vero e proprio eroe sanitario.

Anche il professor Matt Whiteman dell’Università di Exeter ha sostenuto l’importanza di annusare le puzzette e di come sia stato realizzato in concreto un composto chiamato AP39 sfruttando proprio questo processo naturale. Durante un esperimento si è stabilito che se le cellule stressate vengono trattate con l’AP39, i mitocondri (centrali energetiche della cellula) sono protetti. Dunque sembra proprio che l’invito degli studiosi di Davon sia di non trattenersi affatto se sta per scappare una scorreggia, anzi: la puzzetta può aiutare un amico oppure un parente che non sta bene. L’imperativo categorico da oggi in poi sembra essere: mai più tapparsi il naso in prossimità di una scorreggia, ma inspirare con tutto il fiato che avete nel corpo.

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