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Tempera e acrilico sono la stessa cosa? Ecco cosa cambia: le differenze

Qual è la differenza tra colori a tempera e colori acrilici? La guida utile per conoscerne la composizione, l'utilizzo migliore e il risultato finale

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Quali differenze tra tempera e colori acrilici? Questo il dilemma di chi, alle prime armi, deve scegliere cosa utilizzare per dipingere, decorare vetri o darsi ad un’ arte decorativa. Tempere e colori acrilici hanno caratteristiche differenti che aiutano a decidere su quale orientarsi. Le tempere sono a base d’ acqua formati da pigmenti uniti a sostanze agglomeranti come uovo, colle animali, gomme vegetali o caseina e, a causa delle componenti deperibili, può essere difficile trovarli in commercio senza l’aggiunta di conservanti.

Colori a tempera: l’effetto da asciutti

Il nome colore a tempera deriva dal verbo stemperare, ovvero sciogliere, mescolare. Le tempere più utilizzate nel passato erano quelle all’uovo; hanno prestazioni ottimali su superfici porose. L’effetto ottenuto, una volta asciugate, è opaco e tende a seccarsi e a screpolarsi poichè fanno uno strato di colore rigido. Una volta asciugati, tuttavia, a contatto con l’acqua si sciolgono: è necessario proteggere il proprio elaborato con un fissativo (o anche con della normale lacca per capelli) per evitare che si creino macchie antiestetiche.

Colori acrilici: miscelati o diluiti con acqua

D’altra parte i colori acrilici hanno una formulazione più resistente a base di dispersione acquosa di polimeri acrilici, questa componente chiamata resina, fa si che l’acrilico sia permanente. Sono colori ‘plastici’ e quindi applicabili su molteplici superfici (dal vetro, alla tela, al legno, alla pietra), e possono avere finish lucido con colori brillanti oppure opaco con colori carichi di pigmento. Una volta asciugati, aderendo in modo morbido alla superficie, non presentano screpolature. Possono essere miscelati tra loro e diluiti con acqua, che può essere utilizzata anche per cancellare parti di colore prima dell’asciugatura.

Chiudere i flaconi e pulire i pennelli

Quando li andiamo ad utilizzare dobbiamo prestare attenzione a chiudere bene i flaconi poichè l’acrilico, a differenza della tempera, secca molto velocemente. Pennelli o spatoline utilizzati con i colori acrilici devono essere puliti accuratamente (basta sciacquarli in acqua e asciugarli) per evitare che il colore secchi sugli stessi ma, nel caso succedesse, basta scioglierlo con dell’acqua o del diluente nitro. In base a queste differenze è facile capire come mai nelle scuole primarie, e nelle attività a casa, si preferisca utilizzare i colori a tempera.

 

 

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