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La città più cara d'Italia: al primo posto non c'è Milano. La prima in classifica vi stupirà

Spunta la nuova classifica delle città più care d'Italia: al primo posto non c'è Milano! Ma allora di quale città stiamo parlando? Scopriamolo insieme

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Arriva una classifica inedita che rivela un nuovo volto della realtà economica italiana, svelando quali sono le città più care del nostro Paese. Mentre i più pensano immediatamente a Milano, epicentro finanziario e della moda, questa volta non è il capoluogo lombardo a conquistare la vetta. In un sorprendente ribaltamento di aspettative, è un’altra città ad emergere come la più costosa d’Italia. Non ci resta che andare a scoprire di quale si tratta!

Qual è la città più cara d’Italia?

A fare luce sulla situazione inflazionistica del nostro Paese è l’Istat, che ha recentemente pubblicato dati territoriali preoccupanti riguardanti l’economia e il costo della vita lungo tutta la penisola. Ad integrare queste informazioni è l’Unione Nazionale Consumatori, che ha collaborato nella stesura di una classifica delle dieci città più care d’Italia.

Lo studio ha preso in esame le città italiane, offrendo un quadro dettagliato delle aree urbane più dispendiose. Contrariamente a quanto molti potrebbero aspettarsi, Milano, nota per gli altissimi costi di affitto e vita in generale, non si trova al primo posto di questa classifica.

La sorpresa è infatti Venezia, che emerge come la città più cara d’Italia. I dati parlano chiaramente: Venezia registra l’inflazione più elevata del Paese, a pari merito con Siena e Brindisi.

Con un tasso di inflazione del +1,9%, i veneziani si trovano a dover affrontare una spesa media aggiuntiva annuale di 501 euro per famiglia. Una realtà economica che mette in evidenza le sfide quotidiane che i residenti del capoluogo veneto devono affrontare.

La top ten delle città più care d’Italia: chi c’è dopo Venezia

Dopo Venezia, che si erge al vertice della classifica, troviamo una serie di metropoli e centri urbani che, a loro modo, affrontano sfide economiche simili.

La medaglia d’argento spetta a Siena, che si colloca al secondo posto nella graduatoria stilata dall’Unione Nazionale Consumatori. Con un aumento dell’inflazione del +1,9%, le famiglie senesi devono affrontare una spesa annua aggiuntiva di 485 euro. Un risultato che riflette l’andamento dei costi nella città toscana, nota per la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale.

Al terzo posto, ex aequo, troviamo Parma e Rimini, che si prendono la medaglia di bronzo nella classifica delle città più care d’Italia.

Nonostante le aspettative, Milano si piazza appena fuori dal podio, al quarto posto, con un modesto aumento dell’inflazione del +1,4%, equivalente a circa 400 euro in più all’anno per famiglia.

La Toscana si conferma presente anche al quinto posto con Firenze, un’altra delle sue belle città d’arte. Al sesto posto troviamo Trieste, seguita da Padova al settimo e Benevento all’ottavo. Quest’ultima, in particolare, pur essendo di dimensioni nettamente minori rispetto alle altre città della top ten, si distingue per essere la città con la seconda inflazione più elevata d’Italia, subito dopo Venezia, Parma e Rimini.

Il nono posto è occupato da Arezzo, mentre la decima posizione vede la presenza di un’altra metropoli, Napoli.

Qual è la città italiana più economica?

Ad ogni modo, sappiamo bene che l’Italia è un Paese caratterizzato da una grande diversità economica, con costi e prezzi che variano significativamente da una regione all’altra, e perfino da una città all’altra – anche vicina. Un’altra recente classifica diffusa in rete ha messo in luce quali sono le città italiane più convenienti in cui vivere, che magari possono rappresentare una piccola opportunità per coloro che cercano un costo della vita più accessibile senza rinunciare a un buon livello di qualità.

Tra le città più economiche in Italia spiccano Bari, Teramo, Caltanissetta, Ancona e Potenza. Queste località offrono un mix interessante di opportunità economiche, combinato alla possibilità di garantire uno stile di vita accattivante anche per coloro che hanno un reddito inferiore ai 1.800 euro mensili. Nonostante siano città di medie o grandi dimensioni, riescono a mantenere costi della vita relativamente bassi, rendendole attraenti per chi cerca un equilibrio tra budget e qualità della vita.

Oltre alle prime cinque città della classifica, ci sono altre metropoli e centri urbani che si distinguono per la loro economicità. Stiamo parlando di città come Palermo, Taranto, Alessandria, Lecce, Siracusa, Sassari, Livorno e Caserta. Anche questi centri sembrano in grado di offrire un costo della vita più accessibile rispetto a molte altre città della penisola. Questi luoghi non solo sono caratterizzati da un basso costo degli affitti e dei beni di consumo, ma spesso offrono anche una vivace vita culturale e una ricca offerta di servizi. I gradi, da questo punto di vista, sono estremamente variabili e, in certi casi, è necessario “accontentarsi”. Quello che dimostrano, però, è che non è sempre necessario avere un reddito estremamente elevato per potersi garantire una vita al top. A volte si tratta solo di scegliere la città giusta.

Qual è la città italiana dove costa di più affittare una casa?

Oltre all’inflazione e al costo generale della vita, un altro indicatore significativo per valutare il costo di vita nelle città italiane è il prezzo degli affitti. Un’indagine condotta dal portale immobiliare Idealista offre preziose informazioni su questo fronte, delineando un quadro delle città dove affittare una casa può essere più gravoso per il portafoglio.

Al primo posto della classifica degli affitti più cari troviamo Milano, la capitale economica d’Italia, con un prezzo medio di 23,3 euro al metro quadro.

Subito dopo Milano, troviamo Firenze con 20,7 euro al metro quadro, seguita da Bologna con 17,2 euro al metro quadro. Venezia e Roma si collocano rispettivamente al quarto e al quinto posto della classifica, con un prezzo medio di 17 euro al metro quadro per la città lagunare e 16,1 euro al metro quadro per la capitale.

Napoli chiude la lista delle città più care per quanto riguarda gli affitti, con un costo medio di 14,7 euro al metro quadro.

D’altro canto, ci sono città dove gli affitti sono notevolmente più accessibili. Caltanissetta si distingue come la città meno costosa in termini di affitti, con un prezzo medio di soli 4,9 euro al metro quadro. Seguono Vibo Valentia e Reggio Calabria, entrambe con affitti medi intorno ai 5-5,4 euro al metro quadro. Queste città offrono un’opportunità per chi cerca soluzioni abitative più convenienti, anche se potrebbero essere meno appetibili per chi cerca opportunità lavorative e servizi urbani più sviluppati.

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