Da quando è scoppiata la pandemia e si è reso necessario rimodulare le modalità di lavoro, lo smart working è diventata la nuova realtà: se non abbiamo più bisogno di una sede fissa per lavorare, tanto vale trasferirsi in qualche paesino sperduto ai quattro angoli del pianeta che offra pace, tranquillità e anche un bonus economico per ripopolare il territorio (tipo questo, sono arrivate moltissime richieste).
Per attirare nuovi residenti e investitori è oramai consuetudine incentivare le persone – per lo più giovani – a trasferirsi dietro lauti compensi. Un esempio è l’Oklaoma: diventando un lavoratore a distanza nella seconda città dell’Oklahoma, Tulsa, potresti ricevere una sovvenzione fino a $ 10.000.
Se i paesaggi mozzafiato e la fauna selvatica dell’Alaska non fossero abbastanza per rivoluzionare la tua vita, se ti trasferisci lì nel 2022, potresti godere di una borsa di studio annuale in contanti come incentivo e esentasse qualora il soggiorno duri un anno.
E ancora Topeka, la capitale del Kansas, sta cercando di attirare più giovani professionisti nell’area con una sovvenzione fino a $ 15.000.
In Italia come siamo messi? Diversi sono i borghi fantasma che vogliono promuovere una rinascita del territorio e sono disposti a sborsare migliaia di euro. Parliamo per esempio di Candela, in Puglia, il pittoresco villaggio medievale che si è guadagnato il soprannome di “Piccola Napoli” per la sua straordinaria bellezza e il suo stile di vita rilassato.
I single ricevono un incentivo di 800 euro e le coppie 1.200 euro, mentre le famiglie possono arrivare fino a 2.000 euro per il trasferimento a Candela (invece qua il bonus arriva fino addirittura a 70mila euro).
Santo Stefano di Sessanio, in Abruzzo, ha recentemente iniziato a offrire sovvenzioni fino a 44.000 euro per incentivare i nuovi residenti di età compresa tra 18 e 40 anni a vivere nel borghetto: l’impegno di chi riceve questi soldi è aprire una attività e restarvi per almeno 5 anni.