Partiamo con una premessa in modo da chiarire subito il quadro per evitare illusioni. Al momento, quanto riportiamo di seguito coinvolge solo gli abitanti del Regno Unito e non si hanno informazioni circa l’Italia. Ma la notizia suona talmente curiosa che non possiamo fare a meno di raccontarla, nella speranza che – chissà – qualcosa di simile possa coinvolgere anche qualche fortunato connazionale.
Ora, detto questo, veniamo a quanto riferisce il Mirror che ha pubblicato un articolo con tanto di possibilità di ricerca del proprio cognome per verificare se si è eredi inconsapevoli di vere e proprie fortune. Il sito inglese, infatti, sottolinea come in tutto il territorio britannico siano migliaia le proprietà non reclamate dopo la morte dei legittimi proprietari. Ciò significa, dunque, che potrebbero esserci altrettanti cittadini che non sanno di avere diritto a un’eredità che potrebbe cambiare loro la vita.
Il Tesoro, infatti, detiene oltre 6.800 proprietà per le quali nessun erede si è fatto avanti e che, quindi, sono in attesa di passare nelle mani di chi legittimamente ne è titolare per diritto ereditario. Se i beneficiari non si fanno avanti, superati i trent’anni dal decesso dell’ultimo proprietario sarà poi il governo a subentrare includendo i beni nelle proprietà di Stato.
I dati aggiornati, complice anche la pandemia che ha fatto impennare la curva dei decessi, sono cresciuti parecchio da inizio anno, con particolare concentrazione nella regione di Londra dove i possedimenti in attesa di essere reclamati sono più di 2.100, dei quali 99 da gennaio 2022. Yorkshire e Humber contano, invece, 600 tenute vacanti mentre nel Galles la proprietà di una 79enne aspetta di essere reclamata da quasi dieci anni. La morte della signora, infatti, risale al novembre dal 2012.
Così, è aperta la caccia al cognome e all’eredità, magari di quel lontano parente visto solo una volta e di cui non si è più saputo nulla. L’elenco comprende Smith, Lees, Sylvester, Hayles, Hopton, Carrier e migliaia di altri cognomi. Vale la pena dare un’occhiata.
