Il 10 agosto è arrivato e con esso anche molte aspettative su quella che in genere viene considerata la notte più romantica dell’anno grazie allo spettacolo che ogni anno il firmamento ci regala. Le lacrime di San Lorenzo sono le stelle cadenti che illuminano il cielo con un guizzo luminoso all’improvviso facendoci esprimere tanti desideri.
Sin dai tempi antichi questo evento era legato a credenze propiziatorie o al contrario più che nefaste: ad esempio i Romani erano convinti che lo sciame luminoso era una pioggia di sperma del dio Priapo che rendeva fertili e prosperosi i campi da coltivare.
Gli astrologi cinesi, invece, vedevano nelle stelle cadenti un segno infausto di una imminente guerra, attacco o assedio.
Col Cristianesimo è poi sopraggiunto il concetto di pianto celeste associato a Lorenzo, arcidiacono responsabile delle attività caritative nella diocesi di Roma nel 257 d.C prima che nell’agosto 258 l’imperatore Valeriano emanasse un editto secondo il quale tutti i vescovi, i presbiteri e i diaconi dovevano essere messi a morte.
Vediamo ora di smascherare alcuni dei falsi miti più diffusi riguardo le stelle candenti: a proposito, non sono stelle ma frammenti di meteore prima di tutto perché le stelle sono astri fissi mentre le scie che vediamo in cielo si muovono da un punto A a un punto B. Il bagliore luminoso e carico di speranze, desideri e aspettative deriva da piccole particelle di meteoriti e altri materiali che entrano nell’atmosfera e si incendiamo per via delle alte temperature.
Le Perseidi sono residui della cometa Swift-Tuttle e il loro picco è generalmente il 12 agosto: l’astronomo italiano Giovanni Virgilio Schiaparelli si accorse nel 1862 che l’orbita terrestre e quella della cometa Swift-Tuttle arrivavano a coincidere proprio ad agosto.
Alcune meteore possono cadere sulla Terra, inoltre anche se le Perseidi sono le più famose, esistono altre “stelle” cadenti che possono essere osservate nel corso dell’anno nella volta celeste: le Orionidi attraversano il cielo a ottobre mentre le Lyridi a aprile.