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Perché rompere uno specchio porta 7 anni di guai? Ecco il motivo

Se siete superstiziosi, non potete non conoscere la leggenda sullo specchio e il motivo per cui porterebbe male: risale agli Antichi Romani

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

L’idea che rompere uno specchio possa portare sette anni di sfortuna è una delle superstizioni più radicate e diffuse nel mondo. Ma da dove deriva questa credenza e perché ha resistito nel tempo? Esplorare le origini di questa superstizione ci porta a un viaggio affascinante attraverso la storia, la cultura e la psicologia umana. In questo articolo, analizzeremo le radici storiche di questa convinzione, esamineremo le varie interpretazioni culturali e considereremo le spiegazioni psicologiche che potrebbero giustificare la sua persistenza nel mondo moderno.

Superstizioni: dalla scala allo specchio

Di superstizioni a cui credere in modo più o meno convinto ne conosciamo parecchie: dal gatto nero che attraversa la strada al pericolo di passare sotto una scala aperta fino al corno contro il malocchio o al sale che non andrebbe mai passato di mano in mano. Nota – e particolarmente temuta – anche quella dello specchio: si dice, infatti, che il malcapitato che ne rompe uno avrà indietro 7 anni di sventura. Ma come è nata questa infausta credenza popolare?

Storie e leggende legate agli specchi

Pare risalga addirittura ai tempi degli Antichi Romani presso cui il maldestro gesto di danneggiare uno specchio era sinonimo di salute spezzata. Si credeva che ogni superficie riflettente – dallo stagno ad un vetro – avesse proprietà magiche e quando lo specchio si rompeva, l’immagine di chi si stava specchiando era immancabilmente compromessa e distorta: ciò si traduceva dunque in ben sette anni di malasorte.

I riflessi dello specchio, infatti, erano intesi come la rappresentazione della propria anima che durante la rottura si propagava in aria fino a disperdersi. Da qui l’accezione totalmente negativa della superstizione che è arrivata intatta fino ai giorni nostri.

Sappiate inoltre che se lo specchio finisce per rompersi da solo, il proprietario non andrà incontro a sette anni di sfortuna ma perderà un caro amico… Conoscevate quest’altra leggenda parallela? Dagli Antichi Romani deriva anche un’altra credenza, su venerdì 17, che nasconde un mistero che in pochi conoscono!

In conclusione, la credenza che rompere uno specchio porti 7 anni di sfortuna è una superstizione che affonda le sue radici in antiche pratiche e credenze culturali. Dal timore dei riflessi come rappresentazioni dell’anima alla simbologia della rottura come segno di cattiva sorte, questa convinzione ha attraversato i secoli adattandosi e sopravvivendo in diverse culture. Sebbene la scienza moderna non supporti tali credenze, il loro fascino persiste, riflettendo il modo in cui gli esseri umani cercano di dare un senso al mondo che li circonda attraverso miti e leggende.

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